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Trento, 63enne morta con il kit suicidio acquistato online: arrestato il distributore

Una 63enne avrebbe acquistato su Internet il kit per uccidersi

Dopo che una donna è morta con il kit suicidio la Procura di Trento sta indagando per istigazione al suicidio contro ignoti

Una vicenda che ha dell’assurdo e su cui indagano le autorità di Roma ed Ottawa: a Trento una 63enne è morta con il kit suicidio acquistato online ed è stato arrestato il distributore che sarebbe canadese. L’ex insegnante in pensione di 63 anni che viveva a Ronchi Valsugana, in provincia di Trento, sarebbe quindi la vittima di uno dei 9 “kit per il suicidio” acquistati online in Italia da un sedicente chef canadese. Chi è costui?

Trento, 63enne morta con il kit suicidio

Si tratterebbe del 57enne canadese Kenneth Law è accusato tra l’altro del decesso di una donna di Borgo Valsugana. La donna aveva anche lasciato un biglietto ai familiari con un laconico e tragico “mi spiace” a suggellare la sua tragica decisione. E la polizia canadese ha arrestato e incriminato un uomo di Toronto considerato colui che ha venduto oltre 1.000 “kit per il suicidio” in circa 40 Paesi, tra cui anche l’Italia. Law, viene definito un “sedicente chef” ed è accusato di “consulenza e aiuto” al suicidio.

La Procura opera per istigazione

Le indagini, come ha riferito la polizia, sono cominciate dopo la morte improvvisa di una persona a Toronto che aveva ingerito una sostanza letale. In ordine al caso tragico della 63enne la Procura di Trento ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio, per ora contro ignoti. L’indagato canadese aveva venduto i suoi kit a nove persone.