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Trento, rubano una ruspa e finiscono nel fiume: cinque feriti

Il mezzo sfasciato

Trento, rubano una ruspa e finiscono nel fiume: cinque feriti in un gruppo di 20enni che sono entrati in una cava ed hanno messo in moto il grosso mezzo

A Trento dei ragazzi rubano una ruspa e finiscono nel fiume: cinque di loro sono feriti e tre in particolare se la sono vista davvero brutta. I ragazzi protagonisti di quella “bravata” che per poco non è finita in tragedia hanno tutti fra i 19 ed i 21 anni. I media locali raccontano che durante la scorsa notte, intorno alle 3, il gruppo, reduce da una festa, è entrato di soppiatto in una cava per il recupero di inerti in località Gazzadina, a pochi chilometri dalla città. A quel punto due dei giovani, entrambi ventenni, poi seguiti da un terzo, hanno notato una ruspa parcheggiata all’interno dell’area e, trovando le chiavi sul mezzo, sono saliti a bordo e lo hanno messo in moto.

Rubano una ruspa e finiscono nel fiume 300 metri a valle

La macchine movimento terra sono complesse e infide perfino per i manovratori esperti ed autorizzati, figuriamoci per un gruppo di post adolescenti in vena di bravate. Infatti, ad un certo punto, è successo il quasi irreparabile: i due 20enni a bordo e il compagno hanno perso il controllo della ruspa e sono finiti fuori strada, scarrocciando in un burrone e ribaltandosi più volte per circa 300 metri per poi finire nel sottostante torrente Avisio. Fortunatamente i tre giovani sono stati sbalzati dal mezzo durante le prima fasi dello slittamento a valle lungo i gradoni della cava e si sono feriti in modo non grave.

Trento, rubano una ruspa e finiscono nel fiume: i soccorsi in elicottero

Ad ogni modo i 20enni sono stati trasportati in elicottero all’ospedale Santa Chiara di Trento assieme ad altri tre feriti lievi che evidentemente si erano issati a bordo durante la marcia. Sul posto sono giunti a razzo i soccorsi: il 118 con le ambulanze, i vigili del fuoco di Giovo, Lavis e Meano assieme ai Saf il Nucleo Speleo Alpino Fluviale. Con loro i carabinieri del Nucleo Radiomobile di Trento, che hanno verbalizzato l’accaduto e ricostruito le dinamiche della “quasi tragedia”.

Rubano ruspa e finiscono nel fiume: cosa rischia il gruppo

E da quel verbale è emersa una denuncia a carico dell’intero gruppo per invasione di proprietà privata. Più delicata la posizione dei due ventenni che avrebbero innescato la manovra con la ruspa: una volta usciti dall’ospedale potrebbero ritrovarsi indagati per furto d’uso, ma il reato passa a querela e da questo punto di vista bisognerà capire le intenzioni del proprietario del mezzo. Le cosiddette “bravate”, che in altre circostanze più gravi ancora hanno rischiato di innescare tragedie vere e reati ancora più gravi, hanno sempre un rovescio della medaglia, e non è rovescio piacevole.