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Treppiede per Reflex: i 10 modelli migliori

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Piccola guida all'acquisto dei migliori treppiedi per reflex disponibili sul mercato, per inguaribili nostalgici della pellicola o fotografi d'avanguardia.

Macchine fotografiche Reflex: cosa sono

Tutti sanno come funziona un treppiede, ma in quanti, al giorno d’oggi, conoscono il funzionamento di una macchina fotografica reflex? In piena era di foto digitali e di fotocamere da smartphone ad alta o altissima risoluzione, anche i fotografi professionisti hanno mollato la pellicola, e i suoi costi divenuti, a oggi, ai limiti del proibitivo. Con l’accantonamento di tale supporto, anche il sistema di visione reflex è stato, in una certa misura, messo da parte, sostituito dai visori elettronici a LED. Eppure il sistema reflex rimane uno dei modelli fisici e ottici più belli, affascinanti e, in definitiva, efficaci nella definizione del cadrage, che la storia della fotografia abbia mai conosciuto. Attualmente, il reflex sopravvive in alcune macchine da presa cinematografiche, in un manipolo di ostinati nostalgici della fotografia vecchia scuola e nelle nuove reflex digitali, SLR e DSLR. Ma quale futuro la aspetta?

Tramonto e rinascita delle macchine fotografiche Reflex

Proprio il valore delle tecnologie primordiali, e l’utilizzo creativo che alcuni fotografi ne fanno, può rappresentare – e di fatto rappresenta già – una via d’uscita e la migliore garanzia per la sopravvivenza del sistema reflex. Un po’ come sta accadendo nel mondo della musica con i dischi in vinile, che stanno vivendo una vera e propria seconda giovinezza grazie ai DJ che ne hanno preteso e incentivato la preservazione, ecco che il reflex, pur vedendosi restringere progressivamente il mercato, ha trovato uno zoccolo duro di estimatori che eviteranno di consegnare questo sistema alla pura e polverosa memoria museale.

Sistema Reflex: come funziona

Ma come funziona, in sostanza, un sistema di visualizzazione reflex? Innanzitutto, stabiliamo che tale sistema non serve a fotografare, bensì a inquadrare. Si tratta infatti di un sistema che permette di vedere dal mirino della macchina fotografica – che è ubicato in posizione disallineata rispetto all’obiettivo, e quindi, in teoria, dovrebbe inquadrare una porzione di spazio leggermente differente rispetto a quest’ultimo – esattamente quello che vede l’obiettivo. Per ottenere ciò, l’immagine catturata dalle lenti dell’obiettivo vengono riflesse da un sistema di specchi interno alla macchina, disposti in posizione obliqua per rimandare l’immagine fino al mirino. Così facendo, a parte una lieve perdita di luminosità, l’immagine in ingresso nell’obiettivo e quella in uscita dal mirino coincidono esattamente.

Treppiede per Reflex: cosa è, e a cosa serve

Uno dei grandi vantaggi del sistema reflex risiede nella possibilità di ottenere foto notturne e a lunga esposizione dagli effetti incredibilmente suggestivi (e non replicabili con una macchina digitale, per quanto raffinata). Per realizzarle, è necessario predisporre l’inquadratura e fissare la macchina fotografica su un treppiede. Questo tipo di supporto è il più comune e diffuso per fotocamere. Consiste in una base di tre gambe, solitamente telescopiche, sormontate da una testata basculante e/o orientabile per consentire un perfetto allineamento al suolo, sulla quale risiede l’alloggiamento e il sistema di fissaggio per la macchina fotografica.

E ora, una volta descritto a grandi linee il funzionamento del treppiede, andiamo a indagare quali sono i migliori esemplari di tale articolo tra quelli attualmente presenti sul mercato.

– Zomei Q555

Pratico treppiede fotografico dalla struttura e dalla fattura decisamente tradizionale, in alluminio leggero (non raggiunge il chilo e mezzo di peso), che può raggiungere un’estensione abbastanza ragguardevole: 160 centimetri. Prese ergonomiche praticamente ovunque e ottima resistenza, sia agli urti che agli agenti atmosferici. L’ideale per un fotografo professionista che deve operare in condizioni non agevoli.

– K&F Concept

Buon treppiede, forse più da studio che da impiego in esterni, realizzato in alluminio e caratterizzato da un design particolarmente elegante. L’altezza massima supera di un pugno di centimetri il metro e mezzo, ma in compenso supporta fino a 12 KG, grazie soprattutto all’eccellente scarico del peso della colonnina centrale.

– AmazonBasics WT3540

È Amazon in persona a scendere in campo con questo modello ultraleggero e ultraeconomico, ideale per i principianti e/o per coloro che utilizzano strumentazioni leggere, magari in situazioni di equilibrio precario. Supporta apparecchi del peso massimo di 3 KG, ed è il classico treppiede universale: potete montarci sopra una reflex digitale, un iPhone o una GoPro, le prestazioni saranno in ogni caso ottimali. Occhio alla tipologia di piedini di gomma alla fine delle gambe telescopiche: sembrano una comodità, ma in realtà rivelano come questo treppiede sia più adatto a un utilizzo su strada o all’interno di uno studio fotografico professionale.

– Zomei Q111

I colori rosso e nero della struttura – in particolare delle gambe telescopiche – rendono la linea di questo treppiede particolarmente accattivante. Si allunga appena fino a 55 pollici, che sono meno di 140 centimetri, ma la struttura in lega di alluminio merita attenzione, sia per leggerezza che per ergonomia. Compatto e affidabile, garantisce una certa resilienza anche in situazioni border-line.

– Ravelli APLT4

Raggiunge un’estensione massima di 155 centimetri, questo treppiede di fascia medio-bassa dalla buona fattura – con struttura in alluminio – e dal peso più che accettabile (appena 1,7 KG). Non spicca né per linee né per prestazioni, ma possiede una testata precisa e resiliente, che non subisce allentamenti (il vero incubo dei fotografi che usano treppiedi) nemmeno dopo un uso prolungato.

– Albott T1002

Ecco un vero treppiede telescopico, capace di estendersi fino a quasi 180 centimetri. Adatto soprattutto a fotocamere reflex DLSR, malgrado la grande estensione delle gambe pesa appena 2 KG – è costruito in alluminio – e si ritrae fino a meno di 60 centimetri. Buono (anzi possiamo dire eccellente) anche il rapporto qualità-prezzo.

– Neewer 163cm

Buona capacità di carico – oltre 10 KG – per questo supporto di grande affidabilità, realizzato in lega di alluminio, pratico e facile da usare. Come dichiarato dal nome, si estende poco sopra il metro e mezzo, che non è un’altezza particolarmente ragguardevole, e la testata è un po’ elementare, ma le prestazioni complessive non sono affatto trascurabili.

– Afaith Q666

Uno dei pochi prodotti realizzati in lega di magnesio e alluminio e in fibra di carbonio (a seconda dei singoli elementi della struttura), questo treppiede ha il suo punto di forza nella compattezza: dei 156 centimetri in estensione, si ricavano appena 35 centimetri in chiusura, praticamente la lunghezza di un ombrello portatile. Buone prestazioni, testata solida e duttile e piedi di appoggio al terreno adatti a qualsiasi tipo di superficie.

– Neewer 142cm

Il fratello minore del prodotto descritto poche righe sopra, sempre realizzato dall’azienda con sede a Shenzhen, in Cina. La linea è accattivante – colori compresi -, il materiale (alluminio) sempre lo stesso e la testata sembra migliore di quella del summenzionato prodotto della stessa marca, ma si tratta comunque di un supporto adatto quasi esclusivamente a dispositivi di piccola taglia (capacità massima di carico: 4 KG).

– Hama Star 61

Altro treppiede dalla struttura estremamente basica ed elementare, appartenente a una fascia di prezzo bassa, forse più indicato alle attività estemporanee di un fotografo amatoriale che a quelle di un professionista. La leggerezza della struttura in alluminio (appena 1,2 KG) compensa solo in parte l’altezza non eccelsa (153 centimetri di estensione massima) e una capacità di carico ridotta (appena 3 KG). Il rapporto tra entità dell’investimento e prestazioni è comunque vantaggioso (quasi) a prescindere.