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Treviso, due no-vax ricoverati in terapia intensiva: uno è stato contagiato dalla figlia

treviso, ricoverati due anziani no vax, uno in terapia intensiva

A Treviso due anziani no vax, sono stati ricoverati causa Covid, una di loro si trova in terapia intensiva. Proteste in Francia contro il green pass

Dopo l’annuncio del presidente francese Macron, sull’obbligo del green pass a partire dal 1° Agosto, anche in Italia prosegue il dibattito sulla possibilità di renderlo obbligatorio per poter accedere a determinate strutture, quali bibliotehe, musei, palestre, stadi, ristoranti.  Intanto da Treviso, arriva la notizia di due no-vax ricoverati, di cui uno in terapia intensiva.

Treviso, due no vax ricoverati

Da Treviso giunge la notizia di due persone, no-vax, ricoverate presso l’ospedale di Cà Foncello, nei reparti di terapia intensiva e di malattie infettive. I due pazienti hanno, rispettivamente 71 e 85 anni, non vaccinati. Uno di loro, una donna, avrebbe contratto il virus dalla figlia, anch’essa contraria alle vaccinazioni.

A dar conto del ricovero, il direttore generale dell’azienda sanitaria Ulss 2, Francesco Benazzi: -“Questi due nuovi casi segnano da un lato, purtroppo, la ripresa dei ricoveri per Covid e, dall’altro, ribadiscono ancora una volta l’assoluta importanza della vaccinazione, specie per le categorie più fragili ma non solo”.

Treviso, due no vax ricoverati: sospesi infermieri no-vax

Anche a Pordenone intanto, prosegue la lotta contro i sanitari che non intendono vaccinarsi. In totale nella provincia di Pordenone sono 177 coloro che non intendono sottoporsi al vaccino, di questi 46 sono infermieri: tutti sono stati sospesi dalle loro mansioni, fino ad avvenuta vaccinazione o al 31 dicembre. L’Azienda sanitaria Friuli occidentale (Asfo) ha pubblicato l’atto di accertamento dell’obbligo vaccinale. Nel documento infatti si legge: “Questa azienda ha provveduto ad invitare formalmente 177, tra esercenti le professioni sanitarie e operatori di interesse sanitario, a sottoporsi nel mese di giugno alla somministrazione del vaccino anti Sars-Cov-2, indicando termini e modalità, ma i medesimi non si sono presentati agli appuntamenti programmati. Pertanto sarà data immediata informazione all’interessato, al datore di lavoro (ove noto) e all’ordine professionale di appartenenza (ove presente), comunicando contestualmente la sospensione dal diritto di svolgere prestazioni o mansioni che implicano contatti interpersonali o comportano, in qualsiasi altra forma, il rischio di diffusione del contagio da Sars-Cov-2″.

Treviso, due no vax ricoverati: le proteste in Francia

In Francia nel frattempo le proteste contro l’obbligo del green pass continuano: nella sola giornata di ieri, 14 luglio e festa della Liberazione, si sono svolte 50 manifestazioni, che sono poi sfociate in tafferugli con la polizia. Le forze dell’ordine per cercare di riportare la calma, sono dovute intervenire con l’uso di gas lacrimogeni; e se in un primo momento sembrava che la misura adottata dal presidente Macron avesse suscitato l’approvazione di una larga fetta della popolazione, con un boom di prenotazioni della prima dose del vaccino, pari a 2 milioni, ecco arrivare la protesta, anzi la rabbia da parte di coloro che non intendono sottoporsi ad una misura sanitaria, percepita come obbligatoria e lesiva della propria sfera personale. Le manifestazioni si sono succedute per tutta la giornata, contro quella che viene definita “Dittatura sanitaria” imposta dal governo. Secondo la polizia, i manifestanti scesi in piazza sono stati circa 20 mila.