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Treviso, ventenni producono girarrosti: "Annoiati dalla dad, abbiamo lasciato gli studi"

Due ventenni producono girarrosti: "Stufi della dad"

Treviso, ventenni producono girarrosti lasciando gli studi. La storia di Veronica De Bona e Bruno Francesco Bisol, stufi della dad.

Treviso, ventenni producono girarrosti dopo aver lasciato gli studi. Veronica De Bona e Bruno Francesco Bisol, due amici di Col San Martino, nel Trevigiano, hanno deciso di stravolgere la loro vita e buttarsi nel mondo del lavoro.

Treviso, ventenni producono girarrosti: “Annoiati dalla dad”

Veronica De Bona e Bruno Francesco Bisol erano stufi della didattica a distanza e così hanno messo da parte lo studio universitario per lavorare di tornio e pressa. I due giovani hanno rilevato l’azienda di un amico dei genitori, diventando così imprenditori di girarrosti per la Demetra Srl.

“Quando ero solo uno studente, la laurea era una sorta di obiettivo prefissato che dovevo raggiungere”, ha detto Bruno Francesco  a Corriere Veneto, “Oggi invece penso che, se tornerò a studiare, sarà solo perché sentirò che voglio farlo per un’esigenza personale”.

Treviso: due ventenni producono girarrosti, un’occasione anti noia

Ora i ragazzi dovranno portare avanti l’attività e lavoreranno anche in laboratorio: “Studiavamo alla facoltà di Scienze e Tecnologie alimentari, io a Udine e lui a Padova, ma abbiamo perso interesse per gli studi a causa della didattica a distanza e dall’impossibilità di avere un confronto diretto con i docenti e gli altri studenti”, ha detto Veronica, “Per questo io stavo già aiutando mio papà nella sua carpenteria metallica e così faceva Bruno con l’azienda del padre”.

Dai libri ai girarrosti, la svolta di due giovani di Treviso

Franco, titolare di un’azienda che produce girarrosti da 35 anni e amico di famiglia, ha offerto ai due 20enni l’occasione di rilevare l’attività per ritirarsi. “Quando i nostri genitori ce ne hanno parlato abbiamo pensato che si poteva fare. Avevamo già un po’ di esperienza ma Franco ci ha seguito in tutta la prima fase di avviamento dell’attività, ci ha insegnato le tecniche di produzione che lui stesso aveva progettato e tuttora ci supporta con consigli e aiuto”, hanno raccontato i giovani imprenditori.