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Tribunale di Ivrea: usare male il cellulare può provocare il tumore. Ecco la sentenza storica

Cartello Uffici giudiziari davanti al Tribunale dic2004 b

L'uso improprio del cellulare è dannoso e può essere causa di tumore: questo è quello che ha deciso un giudice del torinese.

A confermarlo gli avvocati Renato Ambrosio e Stefano Bertone, spiegando che il Tribunale di Ivrea ha condannato l‘Inail a corrispondere una rendita vitalizia da malattia professionale al dipendente di un’azienda cui è stato diagnosticato un tumore al cervello : l’uomo per 15 anni ha usato il cellulare per più di tre ore al giorno, obbligato per attività lavorative.L’uomo spiega infatti che per lavoro ha dovuto utilizzare il cellulare per chiamare clienti ogni mezzora, a volte anche per giornate intere, per un’attività lavorativa durata 15 anni.

Le chiamate di lavoro sotto accusa

Roberto Romeo esordisce cosi alla vittoria della causa: “Non voglio demonizzare l’uso del telefonino, ma credo sia necessario farne un uso consapevole” “Ero obbligato a utilizzare sempre il cellulare per parlare con i collaboratori e per organizzare il lavoro – racconta l’uomo -. Per 15 anni ho fatto innumerevoli telefonate anche di venti e trenta minuti, a casa, in macchina. Poi ho iniziato ad avere la continua sensazione di orecchie tappate, di disturbi all’udito. E nel 2010 mi è stato diagnosticato il tumore. Ora non sento più nulla dall’orecchio destro perché mi e’ stato asportato il nervo acustico”.
Dichiarazione che lascia sbigottiti, poichè la maggior parte dei lavoratori impiegati o d’ufficio è a contatto con un telefono attorno alle 8 ore al giorno.
“Speriamo che la sentenza spinga ad una campagna di sensibilizzazione, molto utile ai lavoratori e dovuta dai datori di lavoro” segue l’avv. Stefano Bertone.