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Trovato morto con cappuccio in testa: l'appello della madre

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Trovato morto, ucciso con un colpo di pistola al torace, Alessandro Neri, 29 anni, il ragazzo di Spoltore scomparso giorni fa. L’appello della mamma.

Tragedia alla periferia sud di Pescara, dove nel pomeriggio di giovedì 8 marzo è stato trovato morto con un cappuccio in testa un giovane di cui si erano perse le tracce giorni fa: Alessandro Neri di 29 anni. Ora la madre, Laura Lamaletto, lancia un appello via Facebook: non piangere per suo figlio, ma aiutarla a trovare l’assassino del ragazzo. La donna aveva aggiornato via social sugli sviluppi della ricerca e chiesto aiuto per trovare il figlio, fino al tragico epilogo, e oggi manda idealmente un messaggio al killer, “avvisandolo” che “è iniziata la caccia”.

La scomparsa

Alessandro Neri era svanito nel nulla nel tardo pomeriggio lunedì 5 marzo a bordo della sua FIAT 500 di colore rosso cabrio con targa EJ 632LR. Laura concludeva il suo post spiegando di essere la mamma del ragazzo scomparso, chiedendo di condividere la segnalazione e di dare a lei notizie. Il giorno pecedente aveva denunciato alle autorità la sparizione del giovane.

Carabinieri

I post su Facebook

La donna, ad un certo punto, esortava a “non abbandonare la volontà di riconoscerlo”, ringraziava chi si stava prodigando nelle ricerche e chiedeva anche di pregare per il ritorno di “Ale”. Finchè ha scritto che era stata ritrovata la macchina del 29enne in centro a Pescara e che le autorità si stavano recando ad effettuare i controlli del caso.

Laura Lamaletto

Poi è stato trovato il cadavere, raggiunto da un colpo d’arma da fuoco. Laura Lamaletto immagina di rivolgersi idealmente all’assassinio del figlio, gli chiede se anche lui ha una madre e lo avvisa che non c’è posto dove potrà nascondersi.

Il post

Le indagini continuano

Il cadavere di Alessandro Neri è stato trovato seduto, con le gambe nell’acqua di un torrente e il busto appoggiato alla sponda; aveva ancora il cappuccio della felpa sulla testa. Sul torace la ferita infertagli da un proiettile. Il ritrovamento è stato effettuato grazie ai cani poliziotto e la localizzazione fatta mediante cellulare in una zona di campagna, a Fosso Vallelunga, situato a circa 6 chilometri dal centro di Pescara. La pagina Facebook della trasmissione “Chi l’ha visto?” informa che due giorni fa, a circa cinque chilometri da dove si trovava il corpo, era stata trovata parcheggiata l’auto di Alessandro, che sarebbe partito dal comune di Spoltore, dove viveva e lavorava insieme alla sua famiglia di noti imprenditori vinicoli – l’azienda era stata fondata dal nonno materno, Gaetano, che dopo aver vissuto 40 anni in Venezuela si era dedicato principalmente alla produzione di Montepulciano in Abruzzo – .

La mancanze di telecamere di sorveglianza, non permette di conoscere cosa sia successo poco prima che il ragazzo morisse. Sul posto sono giunti i Ris di Roma, che dovranno anche cercare il portafogli della vittima e capire se Alessandro sia stato ucciso dove il suo cadavere è stato trovato oppure no.

Scartata l’ipotesi del suicidio

Per la morte del giovane è stata accantonata l’ipotesi iniziale, quella del suicidio, e gli inquirenti stanno sentendo i suoi amici e parenti per capire se avesse qualche nemico. L’autopsia verrà effettuata sabato 10 marzo dal medico legale Cristian D’Ovidio, per stabilire causa ed ora esatta del decesso.