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Truffatore smascherato da un finto tesserino con errore grammaticale

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Una zeta in più e la foto di ex concorrente del Grande Fratello inchiodano un finto vigile urbano nel Torinese

A seguito di una serie di truffe a persone anziane nella scorsa settimana a La Loggia e Beinasco, i carabinieri di Nichelino hanno arrestato uno dei cosiddetti “artisti della stangata”. Tali personaggi stanno infierendo senza indugio in tutta la provincia torinese.

Stando alle ricostruzioni dei poliziotti, lo scorso 6 aprile un torinese di 25 anni si sarebbe recato presso l’abitazione di tre pensionati presentandosi come addetto della società idrica. In un caso, invece, si è proposto addirittura come agente della municipale. Il giovane sarebbe entrato nella casa degli anziani adducendo la scusa di effettuare alcuni accertamenti. Li avrebbe quindi invitati a raccogliere il denaro e gli oggetti preziosi in loro possesso per il pericolo di favolose “contaminazioni”. Ma fortunatamente le vittime non hanno abboccato e il truffatore si è allontanato assieme a un suo complice.

Pochi istanti dopo, però, il medesimo truffatore è stato visto da una pattuglia di militari. Che hanno provato a fermarlo per un controllo. A quel punto il delinquente è scappato, ma è stato poi bloccato dopo un lungo pedinamento. Come se non bastasse, il giovane ha anche aggredito due carabinieri. Questi ultimi sono poi stati ricoverati in ospedale e dimessi con una prognosi di 5 e 7 giorni. Il malvivente è stato invece arrestato con l’accusa di tentato furto aggravato, resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Il complice ha fatto perdere le proprie tracce a bordo di una Ford Fiesta.

Truffatore arrestato per un banale errore grammaticale

Il truffatore, dopo l’arresto, è risultato essere in possesso di un falso tesserino identificativo con la scritta “polizzia (sic!) locale”. Lo stesso tesserino riportava anche la foto di uno degli ex concorrenti del Grande Fratello. Aveva inoltre poco più di 300 euro in contanti e una radio ricetrasmittente. In più aveva con sé alcuni petardi, che forse li usava per produrre finte esplosioni e sviare così le sue vittime.