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Truffe e false richieste di aiuto per l’Ucraina: ecco come evitarle

Purtroppo c'è chi lucra ed imbroglia sul dolore

La zona grigia che sta fra solidarietà istintiva e ritrosia per "furbi", truffe ed anche false richieste di aiuto per l’Ucraina: ecco come evitarle

Truffe e false richieste di aiuto per l’Ucraina, purtroppo ci sono e vengono messe in atto, ecco perciò come evitarle. A tal proposito la Polizia postale ha diffuso una piccola guida pratica, una sorta di vademecum per non incappare nei criminali che lucrano sulle tragedie. Questo perché spesso la generosità istintiva e bella dei cittadini incontra menti raffinate e cuori senza scrupoli. Ecco perché Polposta mette in allerta proprio sulle richieste di denaro che possono arrivare attraverso la messaggistica istantanea come Whatsapp, Telegram, Skype, Instagram o via email

Attenti alle false richieste di aiuto per l’Ucraina

Come? Innanzitutto ricordando che le raccolte di fondi a scopo benefico vengono generalmente concordate con l’ente pubblico al quale la somma è destinata, con appositi riscontri di immagine sul web. Poi che, fatte salve lodevoli ma rare eccezioni, “è importante che il cittadino, prima di effettuare la donazione, verifichi se sulla pagina web ufficiale del destinatario vi siano le corrette coordinate bancarie, diffidando delle richieste di versamento su carte di credito ricaricabili”. 

In caso di dubbi contattare la Polizia

E se sorgono dubbi? Basta contattare gli uffici della polizia postale e delle comunicazioni sul territorio, facilmente rintracciabili sul web o rivolgersi al sito ufficiale della polizia postale e delle comunicazioni  per chiedere informazioni.