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Truffe telefoniche: suggerimenti della Polizia per evitarle

truffe pod

La pagina Facebook della Polizia di Stato ha diffuso un post per invitare a prestare la massima attenzione alle truffe telefoniche

La Polizia di Stato ha diffuso da poche ore un post sulla sua pagina Facebook “Una vita da social”. In essa si invita tutti gli utenti a prestare la massima attenzione in merito alle truffe telefoniche. In particolare nel caso in cui si dovesse ricevere una telefonata da parte di un operatore da un call center. Così riportano gli agenti delle forze dell’ordine sul social network:

“Se vi arriva la telefonata da parte di un operatore che volutamente rimane sul generico: ‘Buongiorno è la compagnia elettrica, ci risulta una sua bolletta insoluta, ma forse ha pagato e dobbiamo verificare’. E lì scatta la trappola”.

Truffe telefoniche in aumento

Secondo le segnalazioni di molti consumatori che sono stati vittima di questa truffa telefonica, da qualche settimana alcuni utenti sono stati contattati da un gruppo di operatori. Questi ultimi, con la scusa di verificare il pagamento di una bolletta, chiedono una serie di informazioni personali. Ma il vero scopo della telefonata è quello di ottenere dalla vittima il codice Pod. Si tratta nello specifico di una sorta di pin bancomat della bolletta, che identifica il posto dove avviene il prelievo dell’energia elettrica. “Se lo comunicate al telefono siete spacciati. Il vostro nuovo contratto è partito!”.

La voce vi chiede: “Lei è il sig. Tizio, residente in via eccetera eccetera”. Ecco la registrazione è iniziata e voi sicuramente risponderete: “Si”. E con la vostra voce avete confermato i dati.

truffa al telefono

I consigli della Polizia di Stato

Nel caso in cui doveste ricevere una telefonata del genere, da parte di un call center, l’invito è pertanto quello di prestare la massima attenzione. Soprattutto alle informazioni che comunicate, evitando in particolare di riferire il codice Pod. Tale codice è infatti necessario per attivare di una nuovo contratto.

Una volta attivato il contratto con il nuovo operatore, sarà poi necessaria una raccomandata con ricevuta di ritorno. Questa si potrà in ogni caso fare quando scoprirete di avere inconsapevolmente aderito ai servizi di un nuovo gestore. Come consigliato dalla Polizia di Stato su Facebook, inoltre, quando ricevete una telefonata dubbia, alla richiesta del vostro nome non rispondete “sì”, bensì domandate “chi parla?”. In questo modo la registrazione salta.

Altra raccomandazione è quella di custodire gelosamente il codice Pod come fate con il pin del bancomat. Analogamente a una persona fisica, con un codice fiscale unico per tutta la vita, anche il codice Pod è unico. Esso è associato alla propria utenza energetica, è diverso da tutti gli altri e non cambia mai, anche passando a un altro gestore.