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Trump attacca: "Non sono razzista. Nuovo dialogo con Corea"

Trump

Dalla Florida il presidente Usa ha negato di aver usato l'espressione "cessi di paesi" verso quelle nazioni da cui partono molti immigrati per gli Usa

Continua ad esser sempre al centro dell’attenzione dei media Donald Trump, ma questa volta non per il caso Russiagate, quanto per ciò che avrebbe detto in una riunione alla Casa Bianca sui migranti di alcuni Paesi. Nelle ultime settantadue ore, il presidente degli Stati Uniti è stato accusato di razzismo e di scarsa moralità, nei confronti di quelle persone che hanno lasciato il proprio Paese a causa di catastrofi naturali come i terremoti. Dalla Florida però, Donald Trump ha provato nuovamente a difendersi: “No, non sono un razzista. Sono la persona meno razzista che voi avete mai intervistato, ve lo posso assicurare”.

Trump si difende

Secondo i media americani, il presidente Trump aveva in particolare accusato alcuni paesi di riempire di immigrati gli Stati Uniti, definendoli cessi di Paesi. Parole che hanno sollevato furiose reazioni a cominciare dalle Nazioni Unite. The Donald ha quindi, prontamente smentito di aver usato espressioni volgari e offensive nei confronti di Haiti e dei Paesi africani. “Avete visto cosa hanno detto vari senatori presenti a quell’incontro?” ha domandato ai giornalisti, riferendosi a due senatori che a differenza di altri hanno affermato di non aver sentito Trump pronunciare espressioni razziste.

Il presidente degli Stati Uniti non si è però limitato a difendersi ma ha anche parlato della crisi con il regime di Kim Jong Un:”Vedremo che accadrà con la Corea del Nord.Ci sono discussioni importanti in corso, come sapete in particolare sulle Olimpiadi. Molte cose possono succedere”.

Per quanto riguarda invece il falso allarme per un attacco missilistico alle Hawaii, Trump ha detto: “E’ stata una questione che riguarda lo stato delle Hawaii, hanno commesso un errore e si sono assunti la piena responsabilità. Speriamo non accada più e faremo in modo di risolvere il problema in modo che non ci sia gente troppo in allarme e coi nervi tesi”.