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Trump in Cina: visita alla Città Proibita con la moglie Melania

Trump in Cina

I Trump in Cina: storica visita nel paese dell'Estremo Oriente per il presidente USA. La coppia presidenziale oggi la visita alla Città Proibita di Pechino.

Oggi la storica visita del presidente Trump in Cina. Una occasione unica nel suo genere, nonché la prima. Il presidente americano incontro il suo collega cinese nella terza tappa del suo viaggio attraverso l’Asia. Una visita volta a rafforzare i legami e i contatti dei due paesi sulla sponde dell’oceano Pacifico. Una viaggio volto a rafforzare il fronte comune contro la minaccia nordcoreana. Assieme al presidente Trump, anche la First Lady Melania Trump. Ad accogliere i Trump in Cina, il presidente Xi Jin Ping e la moglie Peng Liyuan. Il presidente USA è atterrato stamani alle 9.00 (ore italiane; ore 16.00 in Cina) a Pechino.

La coppia presidenziale cinese guiderà i due americani in una visita dall’alto valore simbolico e culturale attraverso la Città Proibita, residenza millenaria degli imperatori di Cina. Per loro è stata preparata la “State Visit Plus“, un trattamento speciale riservato solo per gli ospiti di alto rango. Una generosa resa di gentilezze per l’ottimo trattamento ricevuto dai coniugi presidenziali cinesi in visita in Florida, ad Aprile scorso, presso la residenza del Tycoon americano.

Trump in Cina

Al ricevimento imperiale, seguiranno il banchetto e i colloqui tra i due capi di stato in alcune stanze del palazzo imperiale all’interno della Città Proibita. Stanze scelte non a caso dall’entourage cinese, come quella dello studio dell’Imperatore Qianlong (1711-1799), che rifiutò di concedere agli Inglesi di Giorgio III dei privilegi commerciali. Un fatto simbolico importante. Un atto che in qualche modo esprime la volontà ferrea della Cina di essere un attore attivo in campo internazionale. In Cina c’è da sempre un forte senso storico.

La preoccupazione maggiore di Trump al momento è la Nord Corea però. Il presidente americano è intenzionato a chiedere alla Cina e alla Russia di Putin di aumentare le pressione sullo stato comunista della penisola. Ciò in maniera tale da farlo desistere dai suoi folli propositi e progetti. Una minaccia assolutamente da arginare. Ma il tycoon americano ha in mente anche una riequilibratura della bilancia commerciale tra USA e Cina. I due paesi sono infatti commercialmente ed economicamente legati. La Cina è infatti il secondo paese al mondo (il primo sono gli USA stessi) a detenere una fetta consistente del debito pubblico americano. Se in Corea del Sud e in Giappone il presidente Trump è riuscito in questo intento commerciale con un accordo miliardario per le forniture militari, lo stesso non vale per la Cina. Qui Trump ha dovuto accontentarsi di pochi ordini del mercato civile ed energetico.

Dietro i sorrisi

La visita di Trump in Cina però non si limita a questi pochi temi. Molti sono infatti i problemi caldi della regione estremo orientale e del sud Pacifico. Una di queste è la questione delle isole artificiali cinesi costruite sull’oceano: avamposti che non smettono di preoccupare gli USA e i suoi alleati. Il presidente Xi si è mosso verso quella che sembra una colmatura del vuoto lasciato dalla politica trumpiana nel Pacifico. Una mossa che rischia di sconvolgere il delicato equilibrio politico della regione, ritenuta altamente strategica. Una mossa volta alla supremazia della Cina nella regione. Sembra che questa volta a far la parte del leone sia stato Xi Jin Ping, e non Donald Trump, che sembra aver dato segnali contrastanti.