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Trump perde i pezzi, ecco perché se n’è andato Michael Flynn

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Michael Flynn ha abbandonato il presidente Donald Trump. Ecco perché: qualcosa che ha a che fare con Putin, la CIA e l’FBI. Perché Michael Flynn, consigliere per la Sicurezza Nazionale dello staff del nuovo presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump, si è dimesso? La risposta uffici...

Michael Flynn ha abbandonato il presidente Donald Trump. Ecco perché: qualcosa che ha a che fare con Putin, la CIA e l’FBI.

Perché Michael Flynn, consigliere per la Sicurezza Nazionale dello staff del nuovo presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump, si è dimesso? La risposta ufficiale è che Flynn ha nascosto al vice presidente Mike Pence alcuni incontri da lui avuti con il presidente russo Vladimir Putin e aventi per oggetto la discussione circa un possibile allentamento delle sanzioni in capo a Mosca.

Ora, al posto di Flynn, potrebbe arrivare David Petraeus, ex comandante della missione in Iraq.

L’indiscrezione del Washington Post

Ma come è arrivata la notizia degli incontri segreti fra Flynn e Putin? Tutto è partito dal Washington Post, cui l’informazione è arrivata da Sally Q. Yates, ex ministro della Giustizia licenziata da Donald Trump per essersi opposta al decreto noto come “bando degli immigrati”. E Sally Yates come faceva a sapere tutte quelle cose? In questo caso si tratta di una supposizione, per quanto diffusa: ad informarla potrebbero essere stati James Clapper e John Brennan, ex direttori di FBI e CIA.

Una vicenda che, nel complesso, rischia di provocare un danno all’amministrazione Trump, perché Michael Flynn era l’uomo incaricato di gestire i rapporti con Mosca, ritenuti fondamentali dal nuovo presidente.

Ora Donald Trump potrebbe affidarsi a David Petraeus. Davvero?

Flynn era in contatto con il responsabile della diplomazia russa a Washington, Sergei Kislyak, già dal 2013. Gli ultimi incontri vertevano, a quanto pare, sulla possibile eliminazione delle sanzioni volute da Barack Obama per la presunta ingerenza di Mosca nelle elezioni presidenziali americane. Secondo il Washington Post, “Yates e altri funzionari delle forze dell’ordine avevano sospettato che Flynn avesse violato il Logan Act, un’oscura norma che impedisce ai cittadini americani di interferire in controversie diplomatiche con un altro Paese”.

Come detto, uno dei nomi più chiacchierati per il ruolo di successore di Flynn è quello del generale David Petraeus. Nome sul quale non manca però quale nube. Petraeus è stato nominato a capo della CIA nel 2011 (da Obama) e in seguito rimosso per avere condiviso alcune informazioni riservate con Paula Broadwell, la sua biografa. Scegliere lui potrebbe non essere la mossa migliore, secondo molti commentatori.