> > Trump, il presidente chiese a capo FBI per chi avesse votato

Trump, il presidente chiese a capo FBI per chi avesse votato

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Donald Trump, presidente degli USA, aveva domandato al vicecapo dell'FBI Andrew McCabe per chi avesse votate alle elezioni presidenziali

Trump, presidente degli Stati Uniti, durante un meeting svoltosi anello Studio Ovale, chiese ad Andrew McCabe per chi avesse votato alle presidenziali. McCabe è l’attuale numero due dell’Fbi inviso al presidente Usa. Egli avrebbe risposto a Donald Trump di non aver votato. A dare questa notizia è stato il Washington Post. Il tycoon ha quindi rimproverato Andrew McCabe per i fondi che ambienti vicini a Hillary Clinton donarono alla moglie. La donna, nell’anno 2015, aveva corso per il Senato della Virginia tra le fila del partito democratico.

Donald Trump Andrew McCabe

Il presidente Donald Trump, poco dopo che aveva licenziato il suo direttore dell’FBI a maggio, ha convocato un incontro presso l’Ufficio Ovale, durante il quale incontrò Andrew McCabe, 49 anni. Pare che il presidente degli Stati Uniti, nell’occasione, fece una domanda personale verso il numero due dell’FBI. Gli ha chiesto infatti per chi avesse votato alle precedenti elezioni presidenziali. La risposta del 49enne Andrew McCabe è stata che non aveva votato. Il presidente Trump avrebbe preso male questa risposta, ed avrebbe sfogato la sua rabbia contro McCabe. In ballo, infatti, c’erano anche le diverse centinaia di migliaia di donazioni che sua moglie, un democratico, ha ricevuto per la sua mancata dichiarazione del Senato del Virginia da una commissione d’azione controllata da un amico intimo di Hillary Clinton.

Andrew McCabe, era stato vicedirettore dell’FBI per poco più di un anno in cui James Comey è stato licenziato. Lui è al centro di gran parte delle manovre politiche che circondano l’indagine sul potenziale e probabile coordinamento tra i membri di Trump e il Cremlino. Il 49enne McCabe è stato per mesi l’argomento delle degli irosi sfoghi del presidente Donald Trump, suscitando irritazione da parte dei russi.

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Andrew McCabe

Il numero due dell’FBI ha trascorso più di 20 anni in ufficio, ed ha giudicato disturbante la conversazione con Trump. Il suo giudizio è più che capibile. Infatti, la domanda che il presidente gli ha posto è molto personale, ed inoltre il voto dovrebbe essere tendenzialmente segreto. Anche per l’inquilino della Casa Bianca. Quindi si può parlare di una brutta caduta di stile da parte del presidente USA nel fare questa domanda. Si tratta di una questione che, in linea generale, non si dovrebbe fare così con leggerezza, nemmeno se si è capi di Stato.

Una persona ha affermato che la conversazione tra Donald Trump ed Andrew McCabe interessa il consulente speciale Robert Mueller III. L’incontro tra i due è anche l’ultimo esempio di Trump che esplode di rabbia contro un alto funzionario, sia che sia il procuratore generale Jeff Sessions per essersi riutilizzato dalla sonda russa o consigliere della Casa Bianca Donald McGahn per non aver fatto altro per fermare l’inchiesta all’inizio. Per il momento, la Casa Bianca e l’FBI si sono rifiutati di fare commenti su questa notizia diffusa dal Washington Post.