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Tumore alla bocca non diagnosticato dai medici per cinque anni, la paziente: “Non ho più i denti”

È in fin di vita un adolescente di 17 anni che ha contratto la meningite. Mentre il ragazzo lotta tra la vita e la morte, si indaga sul contagio.

Per cinque anni, i medici non hanno diagnosticato la recidiva di un tumore alla bocca a una paziente, lasciandola poi sfigurata.

I medici non sono riusciti a individuare un tumore alla bocca a una donna per cinque anni, devastando la vita della paziente con una diagnosi sbagliata. Il ritardo ha avuto un costo indicibile per la sventurata protagonista della vicenda.

Tumore alla bocca non diagnosticato dai medici per cinque anni

“La mia vita è cambiata, quando vedo persone nuove la prima cosa che mi chiedono è cosa mi sia successo”, ha raccontato la donna di 36 anni. Dopo essersi sottoposta a un intervento chirurgico per asportare un tumore benigno alla bocca, la paziente ha dovuto affrontare altri sei interventi e aspettare un lustro prima che i medici si rendessero conto che la malattia si era ripresentata. La sfortunata serie di eventi ha lasciato la 36enne senza parte dei denti dell’arcata superiore e con il volto segnato da una cicatrice.

A seguito di quanto accaduto, la protagonista dell’accaduto ha deciso di sporgere denuncia e, di conseguenza, sei radiologi dovranno rispondere delle loro mancanze in tribunale. Cinque fanno capo all’ospedale San Giuseppe di Empoli mentre uno lavora presso la clinica privata Ecomedica, in provincia di Verona. Secondo quanto riportato da La Nazione, tutti i professionisti sarebbero responsabili di “mancata diagnosi” della recidiva della neoplasia alla mascella.

La paziente: “Non ho più i denti. Devo giustificarmi con la gente”

La donna, originaria di Fucecchio, in provincia di Firenze, ha spiegato che il suo calvario è cominciato nel 2015 quando è stata operata a Roma per un ameloblastoma, un raro tumore benigno delle ossa mascellari. Negli anni, è stata regolarmente visitata ma nessuno dei medici che l’avevano in cura si è reso conto della recidiva del cancro. Così, l’ignara paziente si è fidata degli esperti portando avanti la sua vita fino al 2020. Proprio nel 2020, infatti, ha effettuato altre radiografie accusando dolore ai denti che hanno portato alla diagnosi corretta.

A questo punto, la 36enne ha affrontato una serie di ricoveri e operazioni che l’hanno lasciata nelle attuali condizioni.

Intanto, l’Asl Toscana Centro ha presentato un’offerta di risarcimento che i legali della donna hanno reputato “insoddisfacente”. “Servirebbe un trapianto di osso. È un intervento molto pericoloso ed io ho paura”, ha spiegato la paziente, denunciando non solo il danno fisico causato ma anche quello psicologico e morale. “Sul lavoro vedo molte persone perché curo gli aspetti commerciali di una multinazionale: devo giustificarmi con la gente che mi chiede perché non ho i denti”, ha ammesso.