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Tunisia: fonti, Borrell non ostacola accordo, né ha potere di bloccare esborso

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Bruxelles, 18 set. - (Adnkronos) - E' "falso e non veritiero" affermare che l'Alto Rappresentante "stia bloccando o ostacolando il protocollo d'intesa con la Tunisia". Lo dicono all'Adnkronos fonti europee a Bruxelles, a proposito della lettera inviata da Jose...

Bruxelles, 18 set. – (Adnkronos) – E' "falso e non veritiero" affermare che l'Alto Rappresentante "stia bloccando o ostacolando il protocollo d'intesa con la Tunisia". Lo dicono all'Adnkronos fonti europee a Bruxelles, a proposito della lettera inviata da Josep Borrell al commissario all'Allargamento Oliver Varhelyi, rivelata ieri dal Giornale. Il Seae, il servizio diplomatico dell'Ue, e l'Alto Rappresentante non hanno "alcun controllo né influenza sull'erogazione dei pagamenti alla Tunisia né strumenti per bloccarli", dato fanno parte del mandato della Dg Near" e non di quella diretta da Borrell.

Borrell, proseguono le fonti, "non ha competenza nell'attuazione degli impegni finanziari derivanti dal protocollo d'intesa. Il ruolo dell'Alto Rappresentante nel protocollo d'intesa è chiaramente specificato nella richiesta di un Consiglio di associazione con la Tunisia, ed è una cosa sulla quale si sta lavorando. La migrazione è solo uno dei temi all'ordine del giorno, insieme ad altre questioni legate alle relazioni bilaterali e alla cooperazione Ue-Tunisia. Affinché il Consiglio di associazione si riunisca, gli Stati membri dell’Ue devono concordare la data, il luogo e l’ordine del giorno, e ciò deve essere concordato anche con la Tunisia.

Quanto alla lettera a Varhelyi, per le stesse fonti "si trattava di una lettera interna sui metodi di lavoro e sulla garanzia di procedure concordate in futuro, sulla base delle preoccupazioni segnalate dagli Stati membri; la lettera non intendeva commentare la sostanza del protocollo d'intesa con la Tunisia. Per quanto riguarda l'attuale situazione affrontata dall'Italia in termini di pressioni migratorie, l'Alto Rappresentante è pienamente solidale con l'Italia e si impegna a continuare a lavorare per soluzioni sostenibili e a sostenere iniziative e sforzi, come ha fatto finora nella sua opera di sensibilizzazione dei Paesi di origine o transito, affrontando le cause profonde delle migrazioni, in cooperazione e coordinamento con i colleghi competenti della Commissione Europea, degli Stati membri e delle agenzie delle Nazioni Unite".