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Turchia al ballottaggio, Erdoğan vince contro Kiliçdaroglu con il 52,1% dei voti: festa in strada a Istanbul

Elezioni Turchia 2023

Concluso lo scrutinio dei voti del ballottaggio delle elezioni presidenziali 2023 in Turchia, Erdoğan ha vinto. Guiderà il Paese fino al 2028.

Recep Tayyip Erdoğan ha vinto il ballottaggio delle elezioni presidenziali 2023 in Turchia, battendo l’avversario politico Kemal Kiliçdaroglu. Il presidente uscente, quindi, è stato riconfermato nel suo ruolo e continuerà a guidare il Paese per i prossimi cinque anni. Ancor prima della diffusione dei dati ufficiali da parte del Consiglio elettorale turco, i sostenitori del Sultano si sono riversati nelle strade di Istanbul dando inizio ai festeggiamenti.

Turchia al ballottaggio per le elezioni presidenziali 2023, Erdoğan vince contro Kiliçdaroglu co il 52,1% dei voti

Si sono chiusi alle 17:00 (16:00 ora italiana) i seggi in Turchia. I cittadini sono stati chiamati alle urne per esprimere la loro preferenza tra il presidente uscente Recep Tayyip Erdoğan e il candidato della coalizione di opposizione Kemal Kiliçdaroglu.

La vittoria del ballottaggio delle elezioni presidenziali è stata conquistata da Erdoğan che ha ottenuto il 52,1% delle preferenze mentre il suo sfidante ha ricevuto il 47,9% dei consensi. Sono i dati diffusi dalla tv di Stato turca Trt, non ancora confermati ufficialmente dal Consiglio elettorale turco Ysk.

“La nostra gente ci ha dato fiducia ancora una volta”. Queste le prime parole del rieletto presidente turco. “Solo la Turchia ha vinto oggi”, ha aggiunto parlando dinanzi alla folla radunata a Kisikli, sulla sponda anatolica di Istanbul.

Lo spoglio dei voti

Con il procedere dello spoglio, hanno cominciato a trapelare i risultati parziali del ballottaggio, confermati da fonti ufficiali. Stando ai dati gradualmente diffusi, è apparso presto evidente che il Sultano si stesse avviando verso la riconferma nonostante la vittoria non sia stata, infine, schiacciante. Con il 96,01% dei voti conteggiati, secondo quanto riferito dalla tv di Stato Trt e dall’agenzia di stampa turca Anadolu, il premier uscente era in testa con il 52,28% dei voti mentre il leader dell’opposizione era al 47,72%.

Lo spoglio dei voti, tuttavia, è stato oggetto di dibattito nel Paese in quanto alcune agenzie di stampa hanno riportato dati differenti da quelli annunciati da Trt. L’agenzia Anka, media turco indipendente, ad esempio, dopo aver annunciato un testa a testa, ha rettificato il dato. Con oltre il 93% delle schede scrutinate, infatti, Anka aveva asserito che il presidente uscente fosse in vantaggio sull’avversario con il 51,35% dei voti a fronte del 48,65%. La stessa agenzia, con il 51% delle schede conteggiate, aveva indicato Kiliçdaroglu in vantaggio su Erdoğan (51,12% a 48,88%). La situazione, poi, si è ribaltata con il procedere dello spoglio.

Affluenza e festa in strada a Istanbul

Nonostante gli iniziali dati discordanti forniti dalle agenzie, sulle votazioni è intervenuta la Commissione elettorale suprema che ha riferito che, durante le procedure di voto, “non si è verificata alcuna situazione negativa”. Pertanto, già le ore 18:00, i media turchi hanno dato per assodata la vittoria del Sultano: Erdoğan guiderà il Paese per altri cinque anni.

Per quanto riguarda il ballottaggio presidenziale, la tv di Stato Trt ha riferito che l’affluenza alle urne in Turchia ha superato l’85% degli aventi diritto, facendo registrare un calo rispetto al primo turno delle presidenziali durante il quale l’affluenza aveva sfiorato il 90%. Per l’agenzia di stampa Anadolu, la percentuale dell’affluenza del secondo turno si è attestata all’84,2% mentre al primo turno era stata di oltre l’88% dei cittadini turchi.

Giunto al termine lo scrutinio dei voti, un tripudio di entusiasmo ha travolto le strade di Istanbul. I sostenitori di Erdoğan, infatti, hanno dato inizio ai festeggiamenti quando i risultati del ballottaggio delle elezioni presidenziali non erano ancora definitivi. Nonostante l’assenza della conferma ufficiale, i cittadini pro Sultano hanno riempito le vie della città, sventolando bandiere della Turchia e del partito Akp al suono di cori e colpi di clacson.