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Turista tedesca morta ad Ostia, il fidanzato: "Soccorsi in ritardo perché non parlavano inglese"

Turista tedesca morta Ostia

Il fidanzato della turista tedesca morta ad Ostia ha denunciato il ritardo nell'arrivo dei soccorsi che lo hanno lasciato in attesa perché non parlavano inglese.

Sono emersi nuovi dettagli sul caso della turista tedesca morta a Ostia a metà gennaio a causa di un malore improvviso. Il fidanzato Michael Douglas ha raccontato che l’ambulanza chiamata non appena la ragazza ha iniziato a non sentirsi bene è tardata ad arrivare perché gli operatori non parlavano inglese.

Turista tedesca morta ad Ostia

Intervistato da Repubblica, il giovane ha spiegato che i soccorsi sono arrivati 43 minuti dopo la prima telefonata quando ormai non c’era più nulla da fare. Alle 15,39 ha infatti parlato per la prima volta col 118 per 10 minuti: “Mi hanno subito messo in attesa per trovare un operatore in grado di parlare inglese. Poi, sempre faticando nelle comunicazioni, mi è stato detto di tenere acceso il gps così che l’ambulanza ci potesse trovare“.

Dato che alle 16:10 i sanitari non erano ancora arrivati, Michael ha nuovamente chiamato il numero di emergenza che lo ha tenuto al telefono per altri 10 minuti. I soccorsi non hanno però mai raggiunto il parcheggio in cui si trovava la coppia, tanto che il ragazzo è stato costretto a mettersi alla guida del suo mezzo e “suonare il clacson come un matto” per farsi individuare dagli operatori che, fermi a quattro isolati di distanza, forse si erano persi.

La donna è stata dunque caricata in ambulanza e solo dopo 15 minuti è partita alla volta dell’ospedale Grassi di Ostia. “Se i soccorsi fossero arrivati in tempo Janna sarebbe ancora viva“, ha affermato Douglas che, mentre aveva capito che la fidanzata era già morta, è stato interrogato per 6 ore dai Carabinieri con Google Translate.

Turista tedesca morta ad Ostia: manca ancora l’esito dell’autopsia

Oltre al destino crudele e al ritardo sui soccorsi, ad infierire su Janna ci si è messa anche una incomprensibile burocrazia. A distanza di quasi tre mesi dall’accaduto, la famiglia non ha infatti ancora avuto indietro le spoglie della giovane del cui decesso non si conosce la causa esatta. Portata all’obitorio comunale del Verano, da lì non è mai uscita e i medici legali non hanno ancora consegnato l’esito dell’autopsia che hanno svolto.