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Turiste belghe travolte e uccise a Roma, a processo l’automobilista accusato di duplice omicidio

Turiste belghe travolte e uccise a Roma processo automobilista

A Roma, due turiste belghe sono state travolte e uccise sulla A24 da un automobilista di 53 anni: il processo comincerà a settembre 2023.

A processo l’automobilista che ha provocato la morte di due turiste belghe lo scorso ottobre: le due donne sono state travolte e uccise dall’uomo che guidava sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e con la patente sospesa da oltre un decennio.

Turiste belghe travolte e uccise a Roma, a processo l’automobilista

Giudizio immediato per l’automobilista di 53 anni accusato di aver investito e ucciso le due turiste belghe Wibe Njls e Jess Dewildeman intorno alle 22:15 dell’8 ottobre 2022, sul tratto urbano della A24. A chiedere e ottenere il giudizio immediato è stata la Procura di Roma.

A seguito dell’indagine condotta dal pm Giovanni Musarò e coordinata dal procuratore aggiunto Michele Prestipino, il processo è stato fissato per il prossimo 26 settembre dinanzi alla decima sezione penale di piazzare Clodio.

Il fermo del 53enne, dopo il tragico sinistro stradale, era stato convalidato dal gip di Roma Maria Gaspari che aveva anche emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

L’uomo è accusato di duplice omicidio aggravato dalla fuga

In occasione del processo, l’automobilista che ha travolto le due turiste belghe dovrà rispondere alle accuse di duplice omicidio stradale aggravato dalla fuga e dalla guida sotto effetto di sostanze stupefacenti, con la patente sospesa.

Alla luce di quanto emerso dalle indagini, l’uomo stava guidando sotto l’effetto di sostanze stupefacenti mentre la sua patente era sospesa da oltre dieci anni nel momento in cui ha investito le due ragazze che si erano fermate per prestare soccorso ad alcune persone coinvolte in un incidente avvenuto poco prima della tragedia.

Dopo l’incidente, il 53enne si è dato alla fuga senza prestare soccorso alle turiste, abbandonando la Smart che stava conducendo. Nonostante il tentativo di dileguarsi, è stato poi identificato e rintracciato dalle forze dell’ordine.

In merito al caso, il gip ha scritto: “Indubbio è che al momento dell’incidente oltre a guidare senza la patente di guida perché sospesa dal 2011, fosse sotto l’effetto di sostanze stupefacenti in una condizione di totale assenza di lucidità […] dal referto degli esami tossicologici è risultato positivo alle benzodiazepine, ai cannabinoidi, alla cocaina, agli oppiacei e al metadone”.