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Uccise 9 anziani con iniezioni letali, i giudici: "Agì per valori morali"

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9 iniezioni letali tra il 2014 e il 2018, per altrettante vittime. Queste azioni sono costate 15 anni di carcere ad un medico anestesista.

Un medico è stato condannato a 15 anni per aver ucciso 9 anziani attraverso le iniezioni letali. L’accusa è scontenta, aveva chiesto una pena più aspra.

Medico uccide 9 persone con le iniezioni letali

Ha ucciso nove anziani malati, con altrettante iniezioni letali. Secondo i giudici, però, il gesto è stato motivato dall’intenzione di alleviare le sofferenze dei pazienti accompagnandoli alla morte.

Vincenzo Campanile, ex anestesista del 118 di Trieste, si è visto infliggere dalla Corte d’Assise 15 anni e 7 mesi di carcere per omicidio plurimo. Una condanna di circa 10 anni inferiore alle richieste dell’accusa, con il pm, Cristina Bacer, che aveva proposto alla corte una condanna a 25 anni e mezzo di carcere.

I fatti incriminati e la decisione della Corte

I fatti risalgono al periodo tra il novembre 2014 e il gennaio 2018. L’inchiesta era partita dopo la morte di un 82enne, soccorsa il 3 gennaio di cinque anni fa in una casa di riposo del centro cittadino.

I magistrati erano poi risaliti ad altri otto casi, ed erano poi state riesumate cinque salme, rintracciando in tutte tracce di Propofol.

Nonostante leprove schiaccianti, la Corte di Assise di Trieste ha riconosciuto al medico del 118 non solamente le attenuanti generiche, bensì anche quelle previste dall’articolo 62 comma 1 del Codice penale: ovvero “l’aver agito per motivi di particolare valore morale o sociale”.