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Ucciso da poliziotto. Gabrielli: presto taser in Italia

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A Genova un 20enne ecuadoriano accoltella un agente e viene ucciso. Franco Gabrielli annuncia l'arrivo del taser per tutti i poliziotti.

Un ragazzo di vent’anni è stato ucciso a Genova mentre tentava di accoltellare un poliziotto. L’agente è rimasto ferito, anche da un proiettile sparato dal collega. Per il capo della Polizia Franco Gabrielli quindi la soluzione è quella di dotare tutti gli agenti di un taser. Probabile però che l’annuncio scatenerà non poche polemiche. Anche pistola elettrica, infatti, può essere letale.

Poliziotto uccide ragazzo di 20 anni

Una mamma chiama la Polizia (anche se lei sostiene il 118) perché il figlio di 20 anni dà in escandescenze. Al termine dell’intervento, però, il giovane muore. E’ quanto accaduto nella giornata di domenica 10 giugno a Genova. Stando alle prime ricostruzioni, il ragazzo di origini ecuadoriane aveva litigato la sera prima con la giovane moglie. Jefferson, così si chiamava, si chiude in casa ma è in stato di forte alterazione: forse è ubriaco, sicuramente è molto nervoso. La madre e la sorella di Jefferson si barricano in una stanza ma temono non solo per la loro incolumità. Il giovane oltre a minacciare di uccidere tutti afferma che vuole suicidarsi. E in mano ha un coltello.

La mamma quindi chiede aiuto, e la Polizia interviene nell’appartamento in via Borzoli a Genova poco dopo. All’inizio Jefferson sembra che si sia tranquillizzato. Gli agenti gli spiegano che dovrà sottoporsi ad un TSO (trattamento sanitario obbligatorio). Quando uno dei due poliziossi si avvicina, il 20enne estrae da sotto il materasso il coltello e lo ferisce. A quel punto, l’altro agente spruzza contro Jefferson dello spray al peperoncino ma ottiene solamente l’effetto di far arrabbiare ancora di più il ragazzo. Il giovane si scaglia contro il poliziotto con lo spray e lo colpisce più volte.

A questo punto l’altro agente, quello ferito per primo, spara contro Jefferson, che muore. Un proiettile però colpirà anche il collega. Il poliziotto, ricoverato assieme all’altro, è ora indagato per omicidio colposo per eccesso nell’uso delle armi. Per la Procura però sembra essere solo un atto dovuto. Anche i vertici della Polizia esprimono “fiducia nell’operato della magistratura” come sottolinea Franco Gabrielli. Non manca il commento del ministro dell’Interno Matteo Salvini che su Facebook scrive: “Non solo da ministro, ma da cittadino italiano e da papà sarò vicino in ogni modo possibile a questo poliziotto che ha fatto solo il suo dovere salvando la vita a un collega”.

Gabrielli: presto taser anche in Italia

La morte del ragazzo non manca però di suscitare polemiche. La moglie di Jefferson, padre anche di una bimba di due mesi, non ha dubbi. Su Facebook denuncia: “L’hanno ammazzato: voglio giustizia, mio marito non era un delinquente, lavorava per dare un futuro a me e mia figlia”. L’uccisone del 20enne poteva essere evitata? Magari con un maggiore addestramento dei due poliziotti? Non sembra però che essere questo ciò si domanda il capo della Polizia Franco Gabrielli. Uscendo dall’ospedale San Martino dove ha fatto visita ai due agenti feriti, ai microfoni dei cronisti Gabrielli infatti annuncia: “Presto i poliziotti avranno in dotazione i taser, così potranno agire in ulteriori condizioni di sicurezza e non arrecare danno eccessivo alle persone in certi interventi”.

“Queste vicende lasciano sempre amarezza. – ammette – Anche quando muore una persona che delinque e che si è posta in condizione di offesa nei nostri confronti. Non è mai una cosa positiva, non dobbiamo perdere quel profilo di umanità che alla fin fine contraddistingue in positivo la nostra attività”. Gabrielli ricorda che “l’iter per dotare la polizia delle pistole elettriche è partito nel 2014 e ora è alla firma del ministro. – specificando – In un primo momento le pistole elettriche saranno sperimentate in alcune città insieme a carabinieri e guardia di finanza. Poi saranno distribuite a tutte le forze dell’ordine”.

La sperimentazione in 6 città

La sperimentazione del taser in Italia è iniziata solo da pochi mesi. Il 20 marzo scorso infatti il capo della direzione anticrimine Vittorio Rizzi ha firmato la circolare che permetterà ai poliziotti e ai carabinieri di 6 città italiane di dotarsi delle pistole elettriche. Le prime città coinvolte nella sperimentazione dei taser sono Milano, Brindisi, Caserta, Catania, Padova e Reggio Emilia.

In questo primo periodo le forze dell’ordine oltre ad avere nella fondina un taser avranno sulla divisa una telecamera che si attiverà solo quando verrà estratta la pistola elettrica. In questa maniera si capirà se gli agenti utilizzeranno il taser in maniera legittima o meno, e soprattutto verranno registrati eventuali danni collaterali all’uso della pistola elettrica.

Taser è tortura per ONU

Anche se il taser viene classificata come arma non letale non sono poche le morti collegate alla scarica da circa 50.000 volt che la vittima riceve. Di norma la pistola elettrica non uccide perché la scarica ha una bassissima intensità, pari a pochi milliampere. Ovviamente un poliziotto non è che prima di sparare chiede al criminale, per esempio, se è cardiopatico, condizione che potrebbe causare la morte del soggetto immobilizzato con il taser.

Il blog Mainfatti.it ricorda come Amnesty International abbia più volte denunciato la pericolosità del taser, denunciando anche molti abusi da parte delle forze dell’ordine. Per il fatto di essere poi, sostanzialmente, una pistola elettroshock anche l’ONU nel 2007 ha giudicato il taser come un vero e proprio strumento di tortura.