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Omicidio di Fausto Baldoni, i familiari: "Aveva paura della sua compagna e aveva tolto tutti i coltelli da casa"

Forze dell'ordine

I familiari di Fausto Baldoni raccontano di un rapporto molto conflittuale tra lui e la compagna: dichiarato di averlo colpito per difesa, le autorità al momento ritengono poco credibile la versione della donna

L’altra faccia dell’omicidio di Fausto Baldoni. Secondo quanto dichiarato dai familiari del sessantenne trovato morto in casa sua a Fabriano, in provincia di Ancona, l’uomo temeva da tempo che la compagna – fermata per omicidio volontario – potesse arrivare a compiere un gesto simile.

Un orrore preannunciato

Trovato in una una pozza di sangue e con il cranio fracassato da diversi colpi inferti con un oggetto contundente, ecco le parole dei familiari di Fausto: «Temeva per la sua vita, tanto che da casa aveva fatto sparire tutti i coltelli», aggiungendo che in un passato recente l’uomo aveva avuto sospetti e preoccupazioni sempre più forti nei confronti di una convivenza che avrebbe potuto trasformarsi (come ha fatto) in una tragedia.

La difesa della donna

Secondo l’avvocato della compagna di Fausto Baldoni, la donna si sarebbe solo difesa: «Non c’era nessuna intenzione di ucciderlo» ha dichiarato Franco Libori. Accusata di omicidio volontario, la cinquantenne è ora in stato di fermo ed è stata interrogata dai carabinieri del Nucleo Investigativo nella caserma di Fabriano. La sua versione dei fatti è stata giudicata poco credibile dagli agenti. In corso le indagini per ricostruire con esattezza cos’è avvenuto nell’abitazione della coppia nella sera di sabato 3 giugno.