> > L'Ucraina blocca la fornitura di gas all'Europa, volano i prezzi

L'Ucraina blocca la fornitura di gas all'Europa, volano i prezzi

Ucraina blocca gas Europa

L'Ucraina ha annunciato una riduzione dei flussi di gas dalla Russia attraverso il suo territorio, lamentando l'interferenza delle forze russe.

Mercoledì 11 maggio in Europa si è assistito a un rialzo dei prezzi del gas naturale. L’incremento è conseguenza della decisione intrapresa dall’Ucraina. Il Paese, infatti, ha dichiarato che ridurrà i flussi dalla Russia attraverso il suo territorio, lamentando l’interferenza delle forze russe con gli oleodotti nell’Est del Paese.

Ucraina blocca forniture di gas in Europa

I futures per il gas naturale nei Paesi Bassi, che è il punto di riferimento europeo per un combustibile ampiamente usato per il riscaldamento domestico, nei processi industriali e nella produzione di energia, sono aumentati del 5,4% a 98,80 euro, pari a 104,21 dollari, un megawattora.

In seguito all’embargo sul petrolio russo pianificato dall’Ue, l’Europa ha rafforzato le sue forniture energetiche. Alcuni Stati membri, in particolare la Germania, si sono affrettati a trovare forniture di gas alternative, per via della minaccia russa che riguarda una possibile interruzione delle esportazioni di gas da parte di Mosca. Tuttavia, nonostante l’Europa si stia muovendo per trovare delle soluzioni alternative, risulta ancora fortemente dipendente dal gas russo.

Interrogato sulla questione, un portavoce di Gazprom PJSC, il gigantesco fornitore di gas russo, non ha rilasciato commenti. Martedì 10 maggio, il gas TSO dell’Ucraina, che gestisce la rete di gasdotti del Paese, ha dichiarato che interromperà il flusso di gas nella regione di Luhansk, nel Donbass, che rappresentava circa un terzo delle esportazioni di gas russe in Europa, passando per l’Ucraina.

La società ucraina ha fatto sapere che le forze russe hanno interferito con i processi tecnici nelle principali infrastrutture dei gasdotti, sottraendo persino del gas. La Russia intanto continua a portare avanti una strategia volta a ottenere l’intera area del Donbass, nel confine orientale dell’Ucraina. Per compensare il calo dei flussi, il gas potrebbe fluire attraverso il punto di transito separato di Sudzha.