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Ucraina, Claudio Locatelli: “Animalista Andrea Cisternino bloccato in zona di guerra senza acqua né cibo”

claudio locatelli

Il reporter Claudio Locatelli ha lanciato un appello per sollecitare una missione per aiutare l’animalista Andrea Cisternino bloccato in zona di guerra.

Il reporter italiano Claudio Locatelli, attualmente in Ucraina per seguire la guerra scaturita dall’invasione russa del Paese, ha diffuso un appello sui social. L’appello è volto a sollecitare l’organizzazione di una missione d’emergenza per salvare l’animalista italiano Andrea Cisternino, bloccato in zona di guerra senza acqua né cibo con quattro collaboratori ucraini e 453 animali.

Ucraina, l’appello di Claudio Locatelli per il connazionale Andrea Cisternino

Nel primo pomeriggio di domenica 20 marzo, alle 14:00 ora italiana corrispondenti alle 15:00 ora di Kiev, il giornalista Claudio Locatelli ha avviato una diretta Facebook trasmettendo dalla capitale ucraina. Il reporter, che si trova in Ucraina per seguire il conflitto, ha diffuso un importante appello volto a sollecitare le autorità italiane e le autorità ucraina ad attivare una missione per salvare il connazionale Andrea Cisternino. L’uomo è bloccato in area di guerra senza cibo né acqua insieme ad altre quattro persone, suoi collaboratori ucraini, e a 453 animali.

Avviando la diretta Facebook, il giornalista ha spiegato: “Ci colleghiamo da Kiev per diffondere un appello urgente: Andrea Cisternino è un nostro connazionale italiano che si trova bloccato a 15 km dentro il territorio occupato dei russi oltre il fronte nord. Ho ricevuto un messaggio ormai quasi 48 ore fa: è senza acqua e senza cibo. Con lui, ci sono altre quattro persone, quattro collaboratori ucraini. Insieme, loro 5 gestiscono un santuario di oltre 400 animali. Sono riusciti ad approvvigionarsi con dell’acqua non potabile da un pozzo, notizia confermata poche ore fa. Appresa la situazione, ho cercato di stimolare i contatti e sono andato alla Croce Rossa Ucraina per capire se fosse possibile far partire una missione di emergenza per Andrea ma la procedura può attivarsi solo nel momento in cui viene richiesta dal Governo ucraino, dopo aver dialogato con le autorità italiane. Pertanto, rivolgo un appello a tutti i colleghi giornalisti e a tutti i reporter italiani e non che però parlino italiano. Bisogna diffondere il più possibile quanto sta accadendo e sollecitare un rapido intervento. Rivolgo l’appello alla Farnesina e al ministro degli Esteri Luigi Di Maio affinché interceda con le autorità ucraine al fine di far attivare una missione d’emergenza della Croce Rossa, che attualmente dispone di un’immunità parziale”.

Claudio Locatelli: “Animalista Andrea Cisternino bloccato in zona di guerra senza acqua né cibo con 4 collaboratori e 453 animali”

Claudio Locatelli, divenuto noto sul web come “Il giornalista combattente”, poi, ha aggiunto: “Da qui, io ho fatto tutto quello che potevo: questo è l’ultimo atto possibile in mio potere. Dobbiamo diffondere queste informazioni il prima possibile perché non hanno più acqua potabile e non hanno più cibo. Se la missione d’emergenza viene approvata, noi predisporremo subito l’acqua e il cibo da fargli recapitare. Vi chiedo di diffondere questo messaggio e di farlo arrivare alle autorità italiane e al ministro degli Esteri Luigi Di Maio in modo che si crei questa pressione positiva. Vi chiedo anche di girare l’appello a tutti i contatti che avete legati a all’Ucraina. Vi chiedo non solo di condividere questo appello ma di taggare le autorità italiane, il ministro degli Esteri, di contattare i vostri politici regionali affinché venga attivata la missione d’emergenza e consentito alla Croce Rossa di agire”.

Il reporter, infine, ha spiegato che Andrea Cisternino non ha più la possibilità di usare Internet e, quindi, per comunicare possono ricorrere esclusivamente agli sms.

Chi è Andrea Cisternino, l’animalista che non ha voluto lasciare Kiev per proteggere i suoi animali

Andrea Cisternino è un ex fotografo di moda originario di Milano che, nel 2012, ha deciso di lasciare l’Italia e trasferirsi in Ucraina, insieme alla moglie Vlada Shalutko. Inizialmente, il suo obiettivo era quello di denunciare e combattere il massacro dei cani randagi, brutalmente uccisi tramite fucilazioni, fosse comuni o avvelenamenti. Nel Paese, poi, ha creato un rifugio per animali di circa 20 mila metri quadri che si trova a 45 minuti dalla capitale Kiev.

Dopo lo scoppio del conflitto russo-ucraino, in collegamento a La vita in diretta, Cisternino ha spiegato per quale motivo abbia deciso di non lasciare la Nazione: “Da anni mi prendo cura di 400 animali, che ho salvato da maltrattamenti e da allevamenti e ho deciso di restare, di non abbandonarli. Costruire questo rifugio è costato molta fatica. Io non me ne vado”.