> > Guerra Russia-Ucraina, Zelensky è soddisfatto: "Da Mosca hanno cambiato atte...

Guerra Russia-Ucraina, Zelensky è soddisfatto: "Da Mosca hanno cambiato atteggiamento"

Zelensky chi è

Zelensky ha tenuto una conferenza stampa per parlare della guerra Russia-Ucraina. La sua Nazione non vuole più entrare in conflitto con nessuno

Zelensky ha tenuto una conferenza stampa a cui hanno partecipato anche agenzie russe. Il presidente ucraino ha fatto il bilancio delle vittime e dei soldati arresi durante la Guerra Russia-Ucraina. Il leader dell’Ucraina ha inoltre aggiunto che la sua nazione non parteciperà più a nessun conflitto.

Guerra Russia-Ucraina, le dichiarazioni di Zelensky in conferenza stampa

Dopo la guerra iniziata dalla Russia, l’Ucraina ha deciso che non vorrà più prendere parte a nessun conflitto. Zelensky ha dichiarato in una conferenza stampa che: “Dopo questa guerra, non vogliamo più combattere e questo dovrebbe essere fissato in un documento. In tale documento dovrebbero esserci tutte le garanzie di sicurezza per il nostro Stato”. Le parole del Presidente ucraino sono state riportate dall’agenzia di stampa russa Ria Novosti. Zelensky ha inoltre chiarito che la loro vittoria non è sconfiggere la Russia, ma mantenere la propria indipendenza e salvare la Nazione dagli invasori russi. Il bilancio di guerra è tragico, il presidente ucraino ha annunciato che circa 1.300 soldati ucraini hanno perso la vita. A subire enormi perdite non è stato solo l’esercito ucraino, ma anche quello russo. Non si tratta solo di soldati morti, ma anche di quelli arresi. Nella giornata di ieri, 11 marzo 2022, circa 6.000 militari russi si sono arresti alle truppe ucraine.

Zelensky è in collegamento con Firenze

Il Presidente dell’Ucraina è intervenuto da remoto alla manifestazione di Eurocities, che si sta tenendo a Firenze. Zelensky ha dichiarato: “Viviamo una terribile guerra, l’Europa non ha visto qualcosa di simile dalla Seconda Guerra Mondiale. E’ un’aggressione cinica e crudele contro il popolo ucraino, contro persone pacifiche. Questa guerra non è stata iniziata da noi, questa è l’invasione cinica e crudele da parte della Russia, è la guerra contro il popolo ucraino”. Zelensky si sente decisamente europeo ed ha affermato che il vile attacco della Russia è un attacco non solo nei confronti dell’Ucraina ma di tutto l’Occidente. Il presidente ucraino lancia poi un appello: “Dite ai vostri politici di chiudere i cieli dell’Ucraina”.

L’alternativa alla No fly zone

Dopo i numerosi rifiuti da parte dell’Occidente di istituire una No fly zone sui cieli ucraini, con il timore di uno scoppio di una guerra mondiale, Zelensky ha pensato già ad un piano B. Il Presidente dell’Ucraina sta pensando di acquistare dei sistemi di difesa aerea, in quanto sono l’unica alternativa valida ad una no fly zone.

La centrale nucleare di Zaporizhzhia, in Ucraina, ora appartiene a Mosca

Si tratta di una formalità, in quanto già ieri si sono recati presso la centrale degli ingegneri dell’azienda russa Rosatom. Tale azienda ha preso adesso il comando della centrale e tutti i dirigenti ucraini sono stati avvisati che il governo di Kiev non ha più alcuna forma di potere sullo stabilimento nucleare. La notizia è stata diffusa dal giornale online Ukrainska pravda, che ha appreso la vicenda da Petro Kotin, uno dei responsabili dell’azienda ucraina Energoatom, che fino a ieri aveva in gestione la centrale di Zaporizhzhia.

Continua l’avanzata russa in Ucraina

L’esercito russo non accenna a fermarsi. Continuano gli attacchi a Kiev e Donetsk, violando in questo modo l’istituzione di corridoi umanitari. Oltre alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, la periferia est della città di Mariupol, teatro di sanguinosi scontri, è caduta nelle mani dell’esercito di Mosca. Le forze russe hanno sparato su un convoglio di evacuati causando la morte di 7 civili ucraini.

La Russia pensa ad un referendum e Zelensky provoca Putin

Secondo l’agenzia statunitense Bloomberg, la Russia vorrebbe lanciare uno pseudo-referendum a Kherson, in Ucraina. L’idea di Putin, come nel 2014, sarebbe quella di creare delle Repubbliche separatiste. La città, nei giorni scorsi, era già caduta nelle mani dell’esercito russo. Nonostante l’avanza russa continui, Zelensky è sempre più convinto di avere la vittoria in pugno e lancia una provocazione a Putin, annunciando che “le truppe russe stanno soffrendo le loro più grandi perdite. Possiamo anche parlare ora del più grande colpo alle truppe russe in decine di anni”. Per il presidente dell’Ucraina, molti battaglioni sono incapaci di combattere sul suolo ucraino.

Roman Abramovich squalificato dalla presidenza del Chelsea

Il miliardario russo aveva già annunciato di voler vendere il prestigioso club inglese e donare il ricavato in beneficenza. La Premier League ha però voluto dare il colpo di grazia ad Abramovich, squalificandolo formalmente dalla presidenza della sua squadra. A tale squalifica è però applicata una deroga, ossia che la società potrà portare a termine il campionato.

L’intervento del Papa

Papa Francesco ha lanciato un messaggio forte sul suo profilo Twitter Pontifex: “Mai guerra! Pensate prima ai bambini, a coloro che sono privati della speranza di una vita dignitosa: bambini morti o feriti, orfani, bambini che giocano con i resti della guerra… In nome di Dio, basta!”.

Incontro Scholz-Macron e Putin

È terminato il colloquio tra i tre leader di Germania, Francia e Russia. I due presidenti delle Nazioni Occidentali hanno chiesto un immediata tregua a Vladimir Putin. Scholz e Macron hanno insistito affinché si cerchi subito una soluzione diplomatica tra la Russia e l’Ucraina. Il cancelliere tedesco ha anche sentito telefonicamente il presidente ucraino Zelensky. Putin, come riporta l’agenzia russa Tass, ha chiesto a Germania e Francia di intervenire in Ucraina, in quanto le forze armate di Kiev starebbero violando, secondo il presidente russo, il diritto internazionale. Ancora nulla di concreto dunque, ma i tre continueranno ad essere in contatto.

Zelensky propone un incontro con Putin a Gerusalemme

A diffondere la notizia è il Jerusalem Post. Sembra che il Presidente dell’Ucraina voglia trattare con il leader russo Vladimir Putin a Gerusalemme. La proposta di Zelensky è stata fatta al Premier israeliano Naftali Bennett. Il Primo Ministro dello Stato d’Israele già aveva sentito il Presidente dell’Ucraina in merito alla crisi con la Russia.

Spaccatura tra Putin e la leadership militare e politica

Secondo l’intelligence ucraina, Vladimir Putin e il suo ministro della Difesa Sergei Shoigu sono gli unici due personaggi influenti russi a voler continuare le operazioni miliare su tutto il territorio ucraino. A dichiararlo è stato Kirill Budanov, capo della Direzione principale dell’intelligence alla Tv ucraina. Per Budanov, inoltre, Putin e Shoigu hanno avuto molti problemi con la leadership militare e politica della Russia. Sembrerebbe che tutti vogliano fermare questa guerra il prima possibile, anche perché la maggior parte dei russi si è detta contraria a quest’offensiva russa in Ucraina.

Macron su Putin: “Non vuole fermarsi”

Fonti dell’Eliseo fanno sapere che nel colloquio che si è tenuto oggi tra Macron, Scholz e Putin, il leader russo non ha accennato minimamente ad interrompere i combattimenti. A tal proposito, il presidente francese, ha detto che se dovesse essere davvero così ci saranno sanzioni più pesanti per la Russia. Macron ha inoltre definito come “menzogne” le accuse che Putin ha rivolto a Zelensky per quanto riguarda le violazioni del diritto internazionale.

Il sindaco di Melitopol è sotto tortura

Il presidente Zelensky ha inoltre chiesto alle truppe russe di rilasciare immediatamente il sindaco di Melitopol. Il primo cittadino era stato catturato per non aver collaborato con gli invasori. A Melitopol è stata rapita anche l’attivista Olga Gaisumova, che aveva organizzato una manifestazione per chiedere la liberazione del suo sindaco. Zelensky ha annunciato che il sindaco di Melitopol è vivo, ma i carcerieri lo stanno torturando perché vogliono che esprima il suo totale sostegno alla Federazione Russa. Oggi, 12 marzo 2022, in una Melitopol occupata dalle truppe russe, migliaia di cittadini ucraini sono usciti senza paura a protestare dopo che il loro primo cittadino è stato rapito.

Continuano i negoziati tra Russia e Ucraina

Dmitri Peskov, portavoce del Cremlino, fa sapere che la delegazione russa e la delegazione ucraina continueranno a dialogare pacificamente, ma stavolta non intorno ad un tavolo. I negoziati stavolta non si terranno in Bielorussia, ma in videoconferenza.

L’opinione di Zelensky sull’atteggiamento di Putin

Il presidente dell’Ucraina Zelensky, sebbene non abbia molta stima nei confronti di Vladimir Putin dopo che ha invaso il suo Paese, si è detto soddisfatto dei passi che sta compiendo il presidente della Federazione Russa per quanto riguarda i negoziati. Secondo Zelensky, l’evoluzione di Putin sta nel fatto che abbia smesso di dare ultimatum, preferendo un confronto più diplomatico dato che si è detto disposto a dialogare anche in prima persona.

Zelensky: “Se vogliono Kiev dovranno raderla al suolo”

Il Presidente dell’Ucraina non si arrende e lancia un messaggio chiaro alle truppe russe. Zelensky ha dichiarato che se la Federazione Russa vuole entrare a Kiev e uscirne vincitrice dovrà raderla al suolo. Finché anche l’ultimo cittadino della capitale non sarà ucciso la città non potrà mai cadere nelle mani della Russia. Zelensky riferisce che qualora dovessero però riuscire a conquistare la capitale, “dovranno vivere su questa terra da soli, proprio senza di noi”.

La situazione profughi in Italia

Arrivano dati ufficiali dal ministero dell’Interno. Dall’inizio dell’occupazione dell’Ucraina, sono arrivati in Italia 34.851 profughi. Tra questi: 17.685 sono donne, 3.040 sono uomini e 14.126 sono minorenni. Ieri, 11 marzo 2022, il numero di profughi ammontava a 31.287 profughi. L’incremento è stato di +3.723 persone.

Gli Stati Uniti sono pronti ad offrire tutto il loro supporto all’Ucraina in termini diplomatici

Zelensky è soddisfatto della posizione che stanno assumendo gli USA nei confronti della sua Nazione. Il presidente dell’Ucraina ha chiesto un maggiore coinvolgimento, soprattutto in ambito diplomatico, da parte dell’Occidente. Da Washington è arrivata subito una risposta: “Se ci sono passi diplomatichi che possiamo intraprendere che il governo ucraino ritiene utili, siamo pronti. Stiamo lavorando per fare in modo che gli ucraini siano nella posizione negoziale più forte possibile, anche aumentando la pressione sulla Russia, imponendo costi elevati e fornendo assistenza alla sicurezza per aiutare gli ucraini a difendersi”. Oggi pomeriggio, 12 marzo 2022, il presidente statunitense Joe Biden ha autorizzato l’erogazione di aiuti fino a 200 milioni di dollari destinati ad apparecchiature, servizi militari, istruzione ed addestramento degli ucraini.