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Ucraina, il presidente della Corte Suprema è stato arrestato con l'accusa di corruzione

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky

Il presidente della Corte Suprema è stato arrestato dopo una lunga indagine resa nota dall'autorità di governo

Pare che non sia bastato il repulisti che Volodymyr Zelensky aveva disposto già qualche mese fa ed in Ucraina il presidente della Corte Suprema è stato arrestato con l’accusa di corruzione. Da quanto si apprende il 43enne Vsevolod Kniaziev è accusato di aver intascato una tangente dall’oligarca Kostiantyn Zhevago. L’arrestato è presidente della Corte Suprema ucraina, il più importante organo giudiziario del paese.

Arrestato il presidente della Corte Suprema

E il 43enne è stato fermato oggi, martedì 16 maggio, con l’accusa di corruzione. L’autorità governativa che si occupa di contrastare la corruzione in Ucraina ha spiegato che dopo una lunga indagine è emerso un solido quadro probatorio. Kniaziev, che ha 43 anni ed è presidente della Corte dal dicembre del 2021, è accusato di aver ricevuto una tangente da un oligarca ucraino, Kostiantyn Zhevago.

La “mazzetta” milionaria per una sentenza

Gli inquirenti sostengono che proprio l’oligarca avrebbe pagato in tutto 2,7 milioni di euro a Kniaziev. A lui ed anche ad un avvocato. Ma a quel scopo e per quale utilità? Il tutto sarebbe avvenuto in maniera criminogena affinché la Corte Suprema emettesse una sentenza che permettesse a Zhevago di mantenere il controllo delle azioni di una società mineraria al centro di un contenzioso legale con alcuni ex azionisti.