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Ucraina, Meloni bacchetta il M5S: "Ditelo a Putin di fermarsi, non a noi"

Giorgia Meloni durante il dibattito alla Camera

Il distinguo fra il desidero che il conflitto cessi e la "propaganda", Ucraina, Meloni bacchetta il M5S: "Ditelo a Putin di fermarsi, non a noi"

Sul nervo scoperto delle armi all’Ucraina Giorgia Meloni bacchetta il M5S: “Ditelo a Putin di fermarsi, non a noi”. La premier ha replicato al parlamentare Scutellà durante il dibattito alla Camera che precede ed introduce il Consiglio europeo di fine marzo. “Da me no ipocrisie. Su pace si fa propaganda su pelle ucraini, irresponsabile”. Ha detto Meloni: “Sulla guerra in Ucraina l’onorevole Scutellà ci dice fermatevi. Penso che lo debba dire a Putin”. La presidente del Consiglio ha poi spiegato: “Se noi ci fermiamo consentiamo l’invasione dell’Ucraina, non sono così ipocrita da scambiare un’invasione con la parola pace”.

“Ditelo a Putin di fermarsi, non a noi”

“Credo non si debba consentire l’invasione dell’Ucraina, che non vuol dire non lavorare per un piano di pace, non lavorare per una soluzione del conflitto. Pensate davvero che a qualcuno piaccia la guerra, pensate davvero che qualcuno si diverta a stare in questo quadro? No”. Poi l’ironica chiosa: “Chiaramente la situazione è un tantino più complessa di come la fa certa propaganda. Si parla di pace: mi si può dire quali sono secondo voi le condizioni per aprire un tavolo di trattative? Ritenete che per aprire un qualsiasi tavolo di trattativa si debba o non si debba chiedere alla Russia di cessare le ostilità e ritirare le truppe dal territorio ucraino?”.

“Parliamo di pace o di propaganda?”

E ancora, ha detto Meloni: “Ritenete che si debbano rivedere i confini dell’Ucraina e come? Ritenete che si debbano dare a Mosca i territori che ha occupato, sui quali ha celebrato un referendum di autodeterminazione o no? Questo è quello che vorrei sentire se stiamo parlando seriamente di pace, altrimenti quello che si sta facendo è la propaganda, sulla pelle di una nazione sovrana, di un popolo libero e del diritto internazionale e questo è irresponsabile“.