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Ucraina, nodo garanti: spiragli di pace ma tra i Paesi non c'è l'Italia

Nodo garanti per l'Ucraina: ancora niente Italia

Ucraina, il nodo garanti vede impegnati diversi Paesi per vigilare. All'orizzonte spiragli di pace, per il momento l'Italia non si aggiunge.

Ucraina, il nodo garanti si delinea. I Paesi aderenti dovranno vigilare affinché i punti dell’intesa di pace vengano rispettati, nel frattempo prende forma un accordo internazionale tra Kiev e Mosca, non esente da difficoltà.

Ucraina, il nodo garanti per la pace

Kiev chiede almeno una decina di Paesi garanti, nel gruppo ci saranno i membri permanenti del Consiglio di Sicurezza Onu con Stati Uniti, Regno Unito, Gran Bretagna e Francia. Non c’è l’Italia per il momento ma potrebbe aggiungersi più avanti assieme a Germania, Turchia, Polonia, Canada, Israele.

Guerra in Ucraina, qual è il compito dei garanti

I garanti del nodo dovranno intervenire in caso di attacco, sul modello dell’articolo 5 della Nato che vincola gli Stati membri alla difesa collettiva nei confronti di una singola nazione. L’Italia potrebbe entrare nella cerchia in caso di accordo di pace, il premier Mario Draghi ne aveva parlato durante una telefonata con Volodymyr Zelensky, assicurando disponibilità ad aiutare l’Ucraina.

Nodo garanti per l’Ucraina: cosa comporta

Secondo quanto spiegato precedentemente da Kiev, l’impegno dei garanti riguarderebbe fornire armi in caso di attacco per la difesa nazionale entro 24 ore. Non è chiaro fino a che punto i Paesi potrebbero spingersi nel coinvolgimento militare diretto.