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Ucraina, operatore MSF a Mariupol: "Dobbiamo raccogliere la neve per avere acqua"

Mariupol MSF

Un operatore MSF ha testimoniato le difficoltà vissute a Mariupol, continuamente sotto attacco da parte dei russi: in città mancano acqua e corrente.

Un operatore di Medici Senza Frontiere (MSF) ha denunciato la difficile situazione che sta vivendo a Mariupol, città ucraina pesantemente colpita da attacchi e bombardamenti: i cittadini sono ancora senza elettricità, acqua, riscaldamento e connessione per i telefoni cellulari e l’evacuazione sembra ancora lontana da venire.

MSF a Mariupol: “Mancano acqua ed elettricità”

La situazione oggi è la stessa dei giorni scorsi, questa notte i bombardamenti sono stati più intensi e ravvicinati“, ha raccontato un membro dello staff presente sul posto. Lo stesso sindaco della città ha parlato di uno “spietato assedio” da parte delle truppe russe chiedendo la creazione di corridoi umanitari per evacuare i civili. Se inizialmente Mosca si era detta disponibile ad un cessate il fuoco dalle 9 alle 16 ora locale per permettere ai cittadini di mettersi in sicurezza, l’Ucraina ha fatto sapere che non lo sta rispettando e che l’evacuazione è dunque impossibile.

L’operatore di MSF ha spiegato che in città si tenta di raccogliere neve e pioggia per avere un po’ di acqua. “Volevamo anche avere del pane ma non sono chiari gli orari e i luoghi di distribuzione“, ha sottolineato per poi affermare che, secondo alcuni racconti, diversi negozi di alimentari sono stati distrutti dai missili e i beni rimanenti sono stati presi dalle persone in disperato bisogno. “Nessuno ha ancora sentito parlare di evacuazione. Le farmacie hanno finito le medicine”, ha aggiunto.

MSF a Mariupol: “Chiediamo evacuazione immediata”

La direttrice delle operazioni MSF Christine Jamet ha chiesto passaggi sicuri per permettere ai civili, tra cui lo stesso staff MSF e le loro famiglie, di uscire da Mariupol. “Le persone sono rimaste bloccate nella città, dove la guerra è arrivata talmente all’improvviso che molti non sono riusciti a fuggire“, ha evidenziato manifestando la necessità che i civili fuggano senza la paura di essere coinvolti nelle violenze.