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Ucraina, Russia vieta ingresso a Boris Johnson e schiera elicotteri al confine orientale

guerra in ucraina

Continuano a suonare le sirene antiaeree in diverse città: nella capitale ucraina Kiev e a Leopoli sono anche state udite esplosioni.

Mentre continua l’offensiva russa in Ucraina, con sirene antiaeree che hanno risuonato in diverse città, il presidente Zelensky ha reso noto di aver perso tra i 2.500 e i 3.000 soldati e ha chiesto più armi e sanzioni. Intanto la Russia ha annunciato il divieto per Boris Johnson e i ministri britannici di entrare nel paese e starebbe schierando elicotteri d’attacco al confine per preparare l’assalto nell’est del territorio ucraino.

Russia: “Divieto di ingresso per Boris Johnson”

Mosca ha annunciato che il premier britannico, Boris Johnson e altri esponenti del suo governo, tra cui il suo vice e ministro della Giustizia, Dominic Raab e i ministri degli Esteri e della Difesa, Elizabeth Truss e Ben Wallace, non potranno entrare nel paese. Nella nota del Ministero degli Esteri si legge che “questo passo è stato compiuto in risposta alla sfrenata campagna informativa e politica di Londra volta a isolare la Russia a livello internazionale e a creare condizioni per strangolare la nostra economia“.

Elicotteri d’attacco russi al confine est ucraino

La Russia sta schierando elicotteri d’attacco lungo il confine orientale con l’Ucraina e sta inviando altre truppe e pezzi di artiglieria oltre frontiera per prepararsi all’annunciato assalto nell’Est del Paese. A renderlo noto è stato il New York Times citando anonimi funzionari ucraini e statunitensi. Secondo analisti militari, riferisce ancora il giornale, potrebbero passare settimane prima che Mosca completi il consolidamento delle sue forze. Ma quando tutto sarà pronto l’offensiva sarà “lunga e molto sanguinosa.

Sirene antiaeree in diverse città dell’Ucraina

Nella notte le sirene hanno risuonato a Kiev e in altre città dell’Ucraina, nelle regioni centrali e occidentali del Paese: a Leopoli, Rivne, Ivano-Frankivsk, Volyn, Khmelnytsky, Vinnytsia e Zhytomyr. Alcune esplosioni sarebbero inoltre state udite nella capitale e a Leopoli.

Premier ucraino a Washington la prossima settimana

Il primo ministro ucraino Denys Shmyal sarà a Washington la prossima settimana con il ministro delle finanze Serhiy Marchenko e il governatore della banca centrale Kyrylo Shevchenko. I tre avranno incontri con funzionari dei paesi del G7 e altri e prenderanno parte ad una tavola rotonda ospitata dalla Banca mondiale sul conflitto in Ucraina.

Serbi manifestano a sostegno della Russia

A Belgrado centinaia di manifestanti si sono uniti ad un raduno a sostegno della Russia, esibendo foto di Vladimir Putin e magliette con la lettera ‘Z’ simbolo dell’invasione dell’Ucraina. La manifestazione è stata organizzata per protestare contro il voto della Serbia della scorsa settimana alle Nazioni Unite a sostegno dell’espulsione della Russia dal Consiglio per i diritti umani. La Serbia rimane l’unico paese in Europa che non ha imposto sanzioni alla Russia, ma i gruppi di destra non accettano che Belgrado abbia votato contro Mosca all’Onu. Manifestanti mascherati avrebbero acceso razzi e fumogeni fuori dagli uffici del presidente serbo Aleksandar Vucic e posizionato una bandiera russa sull’edificio della presidenza.