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Ucraina, Zelensky al Congresso Usa: "Il nostro Paese vive l'11 settembre da tre settimane"

Zelensky

Il Presidente ucraino Zelensky ha rinnovato i suoi appelli al Congresso degli Stati Uniti per ottenere maggiori aiuti.

Il presidente ucraino Zelensky ha rinnovato i suoi appelli al Congresso degli Stati Uniti per ottenere maggiori aiuti e chiedere una linea più dura contro la Russia.

Ucraina, Zelensky al Congresso Usa: “Il nostro Paese vive l’11 settembre da tre settimane”

Viviamo un 11 settembre da tre settimane” ha dichiarato il presidente ucraino Zelensky, che si è rivolto al Congresso degli Stati Uniti parlando in video collegamento. Il presidente ha rinnovato i suoi appelli per un maggiore aiuto e una linea più dura contro la Russia. Il presidente ucraino ha chiesto nuovamente la no-fly zone e ha sollecitato gli Stati Uniti a facilitare il trasferimento di jet da combattimento. L’intervento è stato accolto da una standing ovation. “Grazie mille speaker e membri del Congresso, americani e amici. Sono felice di salutarvi dalla capitale del mio Paese, Kiev, che è sotto le bombe russe. Ma noi non cediamo, non abbiamo mai pensato di gettare la spugna. Il nostro Paese si trova nella peggiore guerra dalla Seconda guerra mondiale. Il nostro destino del nostro Paese sta venendo deciso in questo momento: gli ucraini saranno liberi? Riusciremo a difendere la democrazia? La Russia non ha attaccato solo l’Ucraina ma i nostri valori, la nostra libertà, il nostro sogno nazionale che è lo stesso che avete voi in Usa. Noi vogliamo solo quello che avete voi: la possibilità di scegliere della nostra vita. Abbiamo bisogno di voi” ha dichiarato il presidente Zelensky.

Ucraina, Zelensky: “Abbiamo bisogno di una no-fly zone”

Ricordatevi di Pearl Harbor, dell’11 settembre 2001. Il nostro Paese vive l’11 settembre da tre settimane” ha dichiarato Zelensky. “Karkhiv, Mariupol, Kiev, sono tutte sotto attacco russo e migliaia di persone hanno visto la morte. i russi hanno sparato già più di mille missili contro l’Ucraina. È un orrore che l’Europa non ha ancora visto e che non vedeva da 80 anni” ha aggiunto il presidente. Il presidente ucraino ha parlato della no-fly zone sui cieli ucraini. “Per questo noi stiamo chiedendo una risposta da parte di tutto il mondo. È chiedere troppo creare una no-fly zone sui cieli ucraini? Vogliamo una no-fly zone umanitaria. Conoscete il sistema di difesa di cui abbiamo bisogno. Possiamo usare gli aerei per proteggere l’Ucraina ma anche l’Europa. Voi avete questi aerei, ma non li fate volare sui nostri cieli per proteggere i nostri cittadini. Voi dite ‘I have a dream’, a voi posso dire ‘I have a need’, quello di proteggere i nostri cieli” ha dichiarazo Zelensky, citando Martin Luther King.

L’Ucraina è molto grata agli Usa per i supporto. “Sono grato al presidente Biden per il suo personale coinvolgimento. Però nel periodo più buio del nostro Paese io vi chiedo di fare di più” ha aggiunto Zelensky. “Gli Usa dovrebbero sanzionare tutti i politici russi, tutti i membri della Duma, tutti i funzionari russi che non hanno la forza di allontanarsi da questa invasione” ha dichiarato il presidente, chiedendo alle compagnie americane di “lasciare subito la Russia” e non far arrivare neanche un solo centesimo. “La pace è più importante degli introiti” ha sottolineato. Dopo l’intervento, il presidente americano Joe Biden annuncerà lo stanziamento di 800 milioni di dollari in aiuti alla sicurezza per l’Ucraina, secondo quanto riferiscono fonti della Casa Bianca al New York Times.