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Ue, da Bruxelles la proposta di riconoscere i genitori gay in tutti i Paesi

Commissione Europea

La Commissione Ue propone il riconoscimento dei genitori gay in tutti gli Stati membri: le diverse reazioni dei partiti italiani

Presentata oggi dalla Commissione Ue la proposta di regolamento per armonizzare le norme di diritto internazionale privato riguardanti la genitorialità. Al centro del testo della proposta, il principio che garantisca a genitori dello stesso sesso, e quindi ai loro figli, di essere riconosciuti come una famiglia in tutti gli Stati membri dell’Unione europea.

I diritti del bambino al centro della proposta

«La proposta è incentrata sull’interesse superiore e sui diritti del bambino. […] La genitorialità stabilita in uno Stato membro dovrebbe essere riconosciuta in tutti gli altri Stati membri, senza alcuna procedura speciale e includendo il riconoscimento per i genitori dello stesso sesso» dichiara Bruxelles per spiegare i ragionamenti alla base della proposta guidata dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen.

Le risposte dei partiti italiani

Se non stupisce l’appoggio alla proposta da parte di un orgoglioso Matteo di Maio, coordinatore del tavolo LGBTI+ di Più Europa e stanco di sentir parlare di «famiglie di serie A e famiglie di serie B», stupisce ancor meno il disaccordo espresso da Giorgia Meloni con Fratelli d’Italia: un “no” categorico, basato sull’accusa di voler «utilizzare il grimaldello della libertà di circolazione come arma per scavalcare i governi nazionali nella definizione delle politiche familiari, al fine di imporre l’agenda LGBT» come dichiarato dall’eurodeputato Vincenzo Sofo.