Roma, 17 set. (Adnkronos) – Una "commissione conservatrice. Un passo indietro". E' il capodelegazione Pd in Europa, Nicola Zingaretti, a mettere nero su bianco tutta la perplessità dei dem sulla nuova Commissione Von der Leyen e la nomina di Raffaele Fitto a vicepresidente esecutivo con delega sulla Coesione. Una critica condivisa anche da Avs e Movimento 5 Stelle. Ma se Alleanza Verdi e Sinistra hanno già annunciato che quelle perplessità si tradurranno in un no all'Europarlamento, 5 Stelle e dem al momento non hanno ufficializzato il voto.
Il giudizio complessivo delle opposizioni sulla squadra dell'Ursula bis è negativo. Per il Pd parlano Zingaretti e il responsabile Esteri della segreteria Schlein, Beppe Provenzano: il segno della nuova Commissione per i dem si configura come un "passo indietro". Quanto a Fitto, rimandano all'audizione del neo commissario il giudizio definitivo. "Il commissario Fitto si liberi dalla retorica anti europeista del governo che lo ha indicato", sottolinea Zingaretti. E Provenzano: "La nuova Commissione segna dei passi indietro. Noi faremo valere le nostre idee e i nostri voti in Parlamento. Ascolteremo Fitto in audizione, vedremo cosa dirà, perché le cose che Meloni ha sostenuto alle elezioni europee non fanno bene né all'Europa né all'Italia. Ma ora sciolgano le contraddizioni, sono al Governo europeo e non hanno più alibi''.
Forti critiche anche dal Movimento 5 Stelle. Chiara Appendino è tranchant: "Fitto viene premiato per i suoi fallimenti e diventa commissario in Europa. Il ministro che ha tagliato il Pnrr, che per i cittadini si traduce in meno ospedali e meno asili, e che ha accumulato ritardi nella spesa mettendo a rischio il piano stesso, è stato indicato da Meloni come colui che tutelerà i nostri interessi". Incalzano gli eurodeputati 5 Stelle: "C'è poco da festeggiare perché la vicepresidenza di Fitto ha una delega minore, Coesione e Riforme, che prima era del Portogallo, mentre perdiamo l'Economia. Altro che protagonismo".
Quanto al giudizio complessivo sulla nuova commissione "non ci uniamo al coro degli entusiasti plaudenti", aggiungono gli eurodeputati M5S con una sottolineatura che guarda al conflitto in Ucraina. "Preoccupa la nomina di un falco della linea bellicista contro la Russia come il lituano Kubilius alla Difesa, che va ad aggiungersi alla estone Kallas agli Esteri nota per le sue viscerali posizioni anti-russe". Netto poi il giudizio di Avs che ha già annunciato il voto contro in Ue in una congiunta degli eletti a Strasburgo. "Riteniamo del tutto inaccettabile l'attribuzione di incarichi di particolare rilievo a rappresentanti di governi sovranisti che ostacolano ogni progetto di integrazione europea e sono subalterni a logiche di guerre e corse agli armamenti".
"Gli stessi governi sovranisti che in diverse Paesi dell'Unione violano sistematicamente i diritti anzichè sostenere i lavoratori e le fasce vulnerabili, mortificando le libertà, lo Stato di diritto e l'indipendenza dell'informazione così come l'autonomia della magistratura". Per Angelo Bonelli, Fitto non è la persona "adatta" e spiega: "Non siamo contro l’Italia se diciamo che siamo in disaccordo sulla proposta di Fitto, colui che per il nostro Paese ha speso meno del 30% dei fondi del Pnrr e ora si accinge a gestire un portafoglio estremamente ampio".
Diverso il giudizio dei 'centristi'. Carlo Calenda fa gli auguri a Fitto. Emma Bonino vede il bicchiere mezzo pieno: "Poteva capitarci di peggio". Mentre Matteo Renzi allarga la riflessione: "Il tema non è semplicemente Fitto. Il tema è che o la Commissione cambia passo o l’Europa finisce nel dirupo. Ho detto in tutte le salse quello che pensavo della leadership di Ursula in questi anni: abbiamo creato le condizioni per il suicidio economico dell’Europa e continuiamo a fischiettare. Ora: o si cambia o siamo spacciati. Dunque la notizia di oggi non è la nomina del Commissario italiano (auguri!) o francese o spagnolo. La notizia di oggi è che dopo anni di immobilismo l’Europa si gioca il tutto per tutto. Saremo all’altezza di questa sfida?".