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Ugo Grossi, i mal di testa del chirurgo dopo un volo in aereo: “Ho un forellino nelle meningi”

Ugo Grossi

Il medico chirurgo Ugo Grossi, 39 anni, ha scoperto di essere affetto da una rarissima patologia insorta dopo aver fatto un viaggio in aereo.

Il medico chirurgo Ugo Grossi, 39 anni, ha scoperto di essere affetto da una rarissima patologia insorta a seguito di un viaggio in aereo. L’uomo, infatti, avvertiva violenti mal di testa mentre si trovava in piedi che svanivano completamente nel momento in cui si stendeva.

Ugo Grossi, i mal di testa del chirurgo dopo un volo in aereo

Ugo Grossi, un medico chirurgo di 39 anni impiegato presso l’ospedale di Treviso, si è rivolto a uno specialista in neurologia nel momento in cui i suoi mal di testa si sono fatti sempre più acuti. L’uomo avvertiva dolori lancinanti quando si trovava in piedi che, poi, scomparivano del tutto se si sdraiava.

In seguito alla visita specialistica, il 39enne ha scoperto di soffrire di una rara patologia sviluppata dopo un viaggio in aereo. La sintomatologia, infatti, era dovuta a una ipotensione intracranica spontanea che colpisce circa una persona su 20.000 ogni anno e che sarebbe stata provocata da una turbolenza in aereo sopraggiunta durante il volo Treviso-Lamezia Terme a bordo del quale si trovava il dottor Grossi.

Ugo Grossi, diagnosi: “Ho un forellino nelle meningi”

La patologia che affligge il dottor Grossi è stata scoperta quasi per caso quando l’uomo e, dopo una settimana di ricovero e un mese di riposo assoluto, ha deciso di descrivere il suo quadro clinico sullo European Journal of Neurology.

In questa circostanza, il medico ha scritto: “Il problema è emerso qualche mese fa. Ho avuto una rara condizione, nota come ipotensione intracranica spontanea, causata dalla formazione di un ‘forellino’ nelle meningi che provoca la fuoriuscita di liquor, il fluido che protegge il cervello e il midollo spinale. L’unico evento che ricordo che potrebbe aver fatto da ‘trigger’, da grilletto, è un volo per la Calabria durante il quale ho avuto un trauma sussultorio da turbolenzacon il collo reclinato verso il mio bambino, che mi sedeva accanto”.

Cefalea ortostatica, le condizioni del medico chirurgo dell’ospedale di Treviso

A proposito della sintomatologia descritta dal dottor Grossi, è stato rivelato che la “fuoriuscita di liquor dalle meningi ha causato una cefalea ortostatica”.

Il 39enne, tuttavia, dopo aver ricevuto la diagnosi, ha dichiarato: “Il neurologo Simone Tonello ha capito subito di cosa si trattasse ed è stato fondamentale per consentirmi di iniziare subito la terapia più adeguata con abbondante idratazione, cortisone e caffeina. La cosa mi ha spinto ad approfondire l’argomento, soprattutto dopo essermi reso conto che il sacrificio di mantenere un religioso riposo per quattro settimane veniva ripagato da una graduale ripresa, fino alla completa scomparsa dei sintomi – e ha aggiunto -. Ho approfittato del riposo per descrivere il mio caso, con l’aiuto del neurologo e della neuroradiologa Elena Trincia, inviandolo alla rivista di neurologia. Ora sono doppiamente contento: mi sono ristabilito e ho potuto descrivere il mio caso, sperando di essere stato utile per la terapia conservativa destinata ai pazienti nella stessa condizione”.

La patologia è talmente rara da essere poco affrontata e descritta nella letteratura scientifica. Inoltre, viene riferito che, tra i pochi casi documentati, soltanto il 30% circa dei pazienti riesce a guarire attraverso la sola terapia conservativa non invasiva.