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Ultrà Juve, la moglie: troppe incongruenze sul suicidio, il caso va riaperto

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Ultrà Juve suicidatosi dal cavalcavia lo scorso luglio ma la ex compagna non crede a questa ipotesi e chiede che la magistratura torni ad indagare

Ultrà Juve morto nel luglio scorso dopo essersi gettato da un cavalcavia autostradale sulla Torino-Savona, tutto normale? Assolutamente no visto che la Magistratura ha deciso di riaprire il caso. Parliamo della vicenda capitata a Raffaello Bucci.

A chiedere la riapertura del caso è stata Gabriella Bernardis, ex compagna dell’uomo suicida, informatore dei servizi segreti, morto dopo un giorno dall’udienza che lo aveva visto protagonista quale teste nell’inchiesta di ‘ndrangheta Alto Piemonte.

Quasi una Storia di Spionaggio con alcuni punti però ancora oscuri sulla quale la Magistratura dovrà indagare a fondo. A far fede a questa situazione è intervenuto anche l‘avvocato Paolo Verra che in settimana depositerà l’istanza alla Procura di Cuneo. Queste le sue parole:

“Sulla vicenda Bucci ci sono numerose incongruenze. Parliamo intanto delle lesioni subite sia all’occhio che alla mandibola oltre che su corpo che appaiono incompatibili rispetto alla caduta dal cavalcavia in cui ha perso la vita il Bucci. Tutte lesioni che fanno pensare ad un pestaggio che però non sappiamo collocare”.

Evidente come la situazione sia alquanto intricata e appaia distante la risoluzione del caso. La ex compagna è quindi intervenuta spiegando a grandi lettere che: “Raffaele non si è suicidato. Semmai è stato indotto a farlo. Non era una persona che potesse pensare ad un gesto del genere. Personalmente credo che qualcuno possa averlo spinto a farlo“.

Raffaello Bucci, ricordiamo, era stato ascoltato dai magistrati che indavagano sui rapporti tra la tifoseria e la criminalità organizzata, interessata a mettere le mani sul business del bagarinaggio. Ovviamente durante l’interrogatorio furono numerose le domande che gli son state fatte sui suoi contatti con elemento pericolosi della ‘ndrangheta.

L’interrogatorio dello 007 è agli Atti dell’inchiesta Alto Piemonte, indagine della Direzione distrettuale antimafia sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta nella curva della squadra juventina.

Chiaro che la ex compagna a questo punto attenda impaziente che la situazione si possa definire completamente cercando semplicemente la verità in un caso tutto da risolversi.