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Un 72enne vince al Superenalotto ma si rovina per il suo "sogno"

Assurda vicenda di un vincitore fortunato ma non troppo

La nuova accusa è esercizio arbitrario delle proprie ragioni: un 72enne vince al Superenalotto ma si rovina per il suo "sogno"

Nel Milanese un 72enne vince al Superenalotto ma si rovina per il suo “sogno” mentre l’acquisto di una Porche diventa una vicenda giudiziaria con accuse di estorsione a carico dell’uomo stesso che avrebbe lamentato un “difetto” nella vettura ed avrebbe preso aceto con il rivenditore fino a violare presuntivamente la legge. Da quanto si apprende quel 72enne di Cesano Boscone ha deciso di comprarsi una Porsche dopo aver vinto al Superenalotto, ma il titolare della rivendita che lo incontrò il 22 marzo 2022 ha raccontato una storia che non parla di gioia.

Vince al Superenalotto ma si rovina

Dopo che infatti l’uomo aveva vinto e comprato la macchina dei suoi sogni, la Porsche 912 del 1966, era finito a processo per estorsione, una voce del Codice che è stata già ridefinita dal giudice come esercizio arbitrario delle proprie ragioni. Una storia assurda quella che arriva da Milano. Ha raccontato il contitolare dell’autosalone: “Mio padre mi dice: ‘Ha chiamato (il 72enne) dicendo che l’auto è un tarocco‘”.

Telefonate e minacce contro il titolare

E c’erano state anche telefonate non proprio solari: “Aveva fare minaccioso, ero impaurito, ha alzato la voce, voleva i soldi. Poi è andato da mio padre con un’altra persona dicendo che gli avrebbe bruciato l’attività“. Secondo l’accusa il 72enne aveva chiesto 4.500 euro per sistemare la Porsche. “Se mi ferma la polizia stradale me la sequestra al 100%”.