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Un anno di guerra in Ucraina: tutte le tappe del conflitto

Guerra in Ucraina

Tutte le tappe della guerra in Ucraina ad un anno dall'inizio dell'invasione russa, avvenuta il 24 febbraio 2022.

Il 24 febbraio 2022 è iniziata l’invasione russa dell’Ucraina. È passato un anno esatto dall’inizio della guerra e la situazione è profondamente cambiata. Ripercorriamo insieme tutte le tappe di questo conflitto che ha rischiato di coinvolgere il mondo intero.

Un anno di guerra in Ucraina: dall’inizio dell’invasione alla ritirata russa da Kiev

Il 24 febbraio 2022 è iniziata l’invasione russa dell’Ucraina. A distanza di un anno la situazione è cambiata. I piani della Russia, che inizialmente puntava su una “guerra lampo“, sono falliti e la guerra si è trasformata in un conflitto che ha avuto conseguenze in tutto il mondo. I soldati morti sono più di 100.000 tra gli ucraini e quasi 200.000 tra i russi. Un anno fa la Russia ha attaccato l’Ucraina da sud, da nord e da est, verso il Donbass, dove era già in corso una guerra dal 2014 tra separatisti filorussi ed esercito ucraino. Le scelte militari fatte dall’esercito russo nelle prime fasi suggerivano che Putin avesse in mente una “guerra lampo” per conquistare Kiev e l’Ucraina, ma le cose sono andate diversamente. L’offensiva russa ha incontrato grandi difficoltà, con una resistenza molto tenace da parte delle forze ucraine. I combattimenti sono andati avanti per settimane a Kiev e Kharkiv e la Russia è riuscita a conquistare diversi luoghi e centri strategici, tra cui la centrale nucleare di Chernobyl e diverse porzioni del territorio orientale e mediterraneo.

Tra febbraio e maggio 2022 si è verificato l’assedio della città portuale di Mariupol, dove per mesi l’esercito russo ha interrotto la fornitura di acqua ed energia elettrica e sottoposto la città a bombardamenti, anche su edifici civili, come un teatro e un ospedale pediatrico. Quando le forze russe hanno conquistato la città, a maggio, il 45% degli edifici era stato distrutto o danneggiato gravemente. Intanto, a fine marzo, le difficoltà della Russia erano sempre più evidenti, soprattutto nelle zone di Kiev e Chernihiv, tanto da dare il via alla grande ritirata, rinunciando al territorio settentrionale dell’Ucraina.

Un anno di guerra in Ucraina: dal massacro di Bucha alla controffensiva ucraina a Kharkiv

Dopo che i soldati russi si sono ritirati da Kiev, sono state scoperte prove di violenze e massacri contro i civili. Dalle zone liberate sono arrivate testimonianze di uccisioni arbitrarie, rapimenti e stupri, con immagini di cadaveri che hanno fatto il giro del mondo. Uno dei massacri più impressionanti è stato quello di Bucha, cittadina poco distante da Kiev, che i russi avevano occupato per cinque settimane. Giornalisti e forze ucraine entrate in città hanno trovato intere strade piene di cadaveri in decomposizione, con prove di esecuzioni e torture, con una stima di più di 400 morti. Un altro massacro è stato il bombardamento della stazione di Kramatorks, avvenuto ad aprile. L’esercito russo è stato accusato di aver compiuto attacchi con bombe a grappolo a Kharkiv e contro un asilo a Okhtyrka, oltre che per l’uso di bombe termobariche in aree popolate da civili.

In primavera è iniziata la “seconda fase” della guerra, concentrata sulle parti orientali e meridionali dell’Ucraina. In questa fase è iniziata la battaglia per il controllo del Donbass, la regione dell’Ucraina orientale in cui si trovano le repubbliche autoproclamate di Donetsk e Luhansk. La battaglia del Donbass è iniziata a metà aprile ed è andata avanti molto lentamente, tanto da essere ancora in corso. A settembre, dopo mesi di stallo, l’esercito ucraino ha messo in atto una controffensiva, con cui ha liberato diverse parti del territorio. Una controffensiva preceduta da mesi di pianificazioni. L’esercito ucraino ha ottenuto diversi successi militari, come l’affondamento della Moskva, le esplosioni nella penisola di Crimea e la riconquista dell’isola dei Serpenti.

Un anno di guerra in Ucraina: dalla liberazione di Kherson al “terrorismo energetico”

La seconda controffensiva ucraina è avvenuta tra ottobre e novembre a Kherson e si è conclusa con la sua liberazione. La riconquista di Kherson è stata molto importante per l’Ucraina, e ha dimostrato ancora una volta le grandi difficoltà dell’esercito russo. Durante l’inverno la guerra è entrata in una fase di stallo. La controffensiva ucraina ha rallentato e l’esercito russo a continuato a procedere lentamente, concentrandosi su due città dell’Ucraina orientale, Bakhmut e Kreminna. A Bakhmut è scoppiata una durissima guerra di logoramento, che ha distrutto la città e i dintorni, provocando gravi perdite da entrambe le parti. Nell’attuale fase della guerra, la Russia ha adottato una nuova strategia. Dove non arriva con uomini e mezzi colpisce a distanza con bombardamenti violenti e periodici, senza fare distinzione tra obiettivi militari e civili. Gli attacchi hanno mirato in modo particolare alle infrastrutture energetiche ucraine, causando regolari interruzioni di corrente e problemi alle reti idriche. Il presidente Zelensky ha accusato la Russia di “terrorismo energetico“.