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Un cane scagiona un condannato per stupro

Un cane scagiona un condannato per stupro

Un condannato per stupro è stato prosciolto a seguito del ritrovamento di un cane. Per l'accusa, l'uomo aveva ucciso l'animale per minaccia.

Ritrova il cane e viene prosciolto da ogni accusa. In Oregon, un uomo è stato condannato per stupro a 50 anni di reclusione. Secondo l’accusa della giovane vittima, l’imputato, un idraulico di Redmond, avrebbe minacciato di ucciderle il cane se lo avesse denunciato. L’eliminazione del cane, però, sarebbe avvenuta lo stesso. Grazie all’aiuto del programma Oregon innocence project, a protezione dei condannati in caso di appello, è stato possibile effettuare nuove indagini. Il cane è stato ritrovato e l’attendibilità della vittima è decaduta, prosciogliendo il condannato da tutte le accuse.

Il ritrovamento del cane

Al centro dell’indagine è sempre stato quel cane. James Horner, idraulico, agli occhi della sedicente vittima minorenne, non solo avrebbe abusato di lei, ma avrebbe anche minacciato e infine ucciso il cane. Proprio quest’ultimo era il punto chiave dell’accusa. Eppure, Horner ha sempre sostenuto di non aver mai ucciso quel cane. Con questo dubbio si è presentato all’Oregon Innocent project, che partendo da questo elemento decisivo, ma insignificante, ha ricostruito la verità dei fatti, ritrovando l’animale.

Scagionato

Alla luce dei nuovi sviluppi il giudice ha precisato che ciò non significa che l’abuso non ci sia stato, come riporta anche La Repubblica, ma mette in dubbio che il reato stesso sia stato commesso. A ogni modo, Horner è stato scagionato dalle accuse, in attesa di un nuovo processo. Il cane, o meglio la cagnetta Lucy, è stata ritrovata dagli investigatori a Portland.