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Un caso di poliomielite in Ucraina: bimbo ricoverato con sintomi di paralisi

In Ucraina è stato registrato un caso di poliomielite

Un caso di poliomielite in Ucraina: bimbo ricoverato con i sintomi di paralisi tipici del virus che in Italia fu censito per l'ultima volta nel 1982

Un caso di poliomielite è stato individuato in Ucraina dove un bimbo di soli 18 mesi è stato ricoverato con sintomi di paralisi associati purtroppo al virus. A dare la notizia la testata Euronews, che spiega come il piccolo sarebbe originario dell’Oblast di Rivne, una enclave al confine con la Bielorussia

Un caso di poliomielite in Ucraina, con un bambino di 18 mesi paralizzato

E sempre secondo le informazioni dei media locali riportate dalla testata, il bambino avrebbe manifestato preoccupanti “sintomi di paralisi” che ne avrebbero determinato il ricovero d’urgenza in un ospedale specializzato. 

La fede che a volte acceca: un caso di poliomielite in Ucraina, il bimbo non era vaccinato

Il ministero della Salute, che da Euronews è citato come fonte primaria, spiega che i genitori del bambino avevano “deliberatamente rifiutato le vaccinazioni mediche a causa delle loro convinzioni religiose”. E la poliomielite non è malattia con cui scherzare in nome di paletti etici o di fede, questo è poco ma sicuro: si tratta di una grave malattia infettiva del sistema nervoso centrale

Cosa è e cosa fa la poliomielite, il virus che ha registrato un caso in Ucraina

Il virus attacca in particolare i neuroni motori del midollo spinale. La “polio” fu registrata per la prima volta in forma epidemica nell’Europa e Usa all’inizio dell’800. La malattia è causata da tre tipi di polio-virus  (Brunhilde, Lansing e Leon) del genere enterovirus. In poche ore avviene l’attacco al sistema nervoso che distrugge le cellule neurali colpite e causando una paralisi che può diventare, nei casi più gravi, totale. La diffusione della polio ha raggiunto un picco negli Stati Uniti nel 1952 con oltre 21mila casi registrati. L’ultimo caso americano risale al 1979. E da noi? In Italia l’ultimo caso fu censito nel 1982.