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Una ricerca rivela che chi fa l'amore più spesso, ha anche uno stipendio più alto

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Chi non lavora, non fa l'amore, diceva una nota canzone di Adriano Celentano. Un concetto non lontano dalla realtà, stando a ad una ricerca condotta su 7500 persone da Nick Drydakis, dell'Anglia Ruskin University di Cambridge, dal quale è emerso che se la passione avvolge il rapporto di coppia con...

Chi non lavora, non fa l’amore, diceva una nota canzone di Adriano Celentano. Un concetto non lontano dalla realtà, stando a ad una ricerca condotta su 7500 persone da Nick Drydakis, dell’Anglia Ruskin University di Cambridge, dal quale è emerso che se la passione avvolge il rapporto di coppia con una frequenza maggiore, allora lo stipendio che si percepirà sarà ben più sostanzioso. Secondo la ricerca, la maggiorazione non sarebbe elevatissima, ma comunque apprezzabile e stimata nel 5% in più. Per le persone pigri sotto le lenzuola lo stipendio può scendere fino al 3,2%, un dato che dovrebbe stimolare gli uomini soprattutto, a darsi fa fare con più intensità per soddisfare i desideri sessuali della propria partner.

Il team di ricercatori dell’ateneo di Cambridge ha precisato che potrebbe esserci anche un’altra chiave di lettura sulle risultanze della ricerca:”Potrebbe essere anche che chi ha più soldi lo fa più spesso ed è per questo che, secondo noi – consigliano -, anche gli economisti si dovrebbero occupare di questo argomento”.

Probabilmente anche l’umore gioca un ruolo fondamentale per farsi prendere dalla passione con maggior frequenza. Nella top ten mondiale della resistenza sotto il letto, gli italiani sono risultati al nono posto, davanti ai cinesi che però sono al primo posto per la frequenza dei rapporti. Il maschio italiano è tra i più veloci in fatto di ‘eiaculazione’. Per raggiungere l’orgasmo impiegherebbe in media solo 2 minuti e 50 secondi, un autentico primato a livello mondiale.

Anche gli inglesi sono piazzati, insieme ai francesi, tra i primi posti in fatto di frequenza dei rapporti sessuali, mentre i freddi russi si piazzerebbero ad un onorevole quinto posto. Gli uomini statunitensi invece avrebbero il primato per la ‘flessibilità’ nella consumazione del rapporto sessuale. Cioè sono in grado di avere rapporti sessuali anche nei luoghi più impensabili. Gli amanti più resistenti sarebbero gli australiani, con 4 minuti e due secondi di durata.