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Una Z sulla porta del professore italiano a Mosca: "Psicologicamente non è facile, dovrò andare via"

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"Psicologicamente non è facile. Sicuramente dopo 11 anni dovrò andare via da quella che ho definito casa". Lo scrive il professore italiano che vive a Mosca.

Con lo scoppio della guerra in Ucraina, in Russia sembra aumentato il consenso verso Putin e altre principali istituzioni statali. La propaganda filogovernativa si fa sentire con forza, mettendo a tacere voci e informazioni che stridono rispetto all’idea che Putin vuole trasmettere. La situazione in Ucraina per il presidente russo è “un’operazione militare speciale” e chi parla di guerra rischia rigide sanzioni, fino a 15 anni di carcere. In piazza si manifestano così nuove forme di protesta, più silenziose ma ugualmente impattanti. C’è chi si limita a sbandierare fogli bianchi, chi urla il suo “no alla guerra” attraverso asterischi disegnati. C’è la giornalista russa che in diretta tv ha espresso la sua contrarietà alla guerra e il docente licenziato perché non concorde con la linea imposta dall’istituto. I dissidenti, contrari a Putin e alle devastazioni in Ucraina, sono numerosi e ora vengono marchiati con la Z.

Z impressa sulla porta di casa: la denuncia di un professore italiano a Mosca

Inizialmente la lettera Z era usata come simbolo di sostegno verso i soldati russi, esposta su carri armati e giacche. Oggi è diventata simbolo di infamia, da imprimere su chi non pensa che questo sia un conflitto giusto. Lo sa bene Vincent Ligorio, 35 anni, professore associato presso l’Accademia presidenziale russa dell’Economia nazionale e della pubblica amministrazione. Il professore, infatti, si è trovato una Z impressa sulla porta di casa.

“Oggi sono tornati. Lo hanno fatto in modo più artistico. Oggi fa più male anche per altre cose che ho ricevuto in questi giorni. Psicologicamente non è facile. Sicuramente dopo 11 anni dovrò andare via da quella che ho definito casa. Lo ha scritto lo stesso Ligorio sul suo profilo Twitter, pubblicando la foto della porta di casa imbrattata. In bella vista si vede una Z bianca.

I precedenti contro Ligorio

Non è la prima volta che il docente residente in Russia è vittima di gesti simili. L’ultimo è avvenuto solo pochi giorni prima, il 25 marzo. Dietro la porta del suo appartamento, gli era stato lasciato un foglio bianco con la lettera Z e persino un limone appicciato. Si trattava di un invito non troppo velato a stare zitto.

In quell’occasione, postando la foto su Facebook, scriveva: È ufficiale ho rotto il c…. A qualcuno! Ovviamente qualcuno che conosce una certa simbologia MA non conosce bene ME e come mi hanno cresciuto mio padre e mio nonno! “Se ti pieghi poi ti spezzano”. Buongiorno da Mosca”.