> > Inflazione e Carovita: la posizione del Governo e dei consumatori

Inflazione e Carovita: la posizione del Governo e dei consumatori

inflazione e carovita la posizione del governo e dei consumatori

Con l'inflazione e i conseguenti aumenti sul costo della vita, sia il Governo che i consumatori, si sono dibattuti sulle misure per tamponare i costi. Scopri di più in questo articolo.

Nel corso degli ultimi mesi, l’inflazione e le sue dirette conseguenze sul carovita sono tema di discussione centrale tra mass media e politiche economiche. Il sopraggiungere dei mesi freddi, con il prezzo del gas ai suoi massimi storici, ha ulteriormente reso palese la necessità di far fronte alle difficoltà economiche che colpiscono le piccole imprese e le famiglie meno abbienti. Questo è il motivo per il quale, sia da parte del Governo che da parte dei consumatori, non sono mancati i dibattiti sulle misure per porre fine a questa crescita esagerata e tamponare i costi.

Bonus e Incentivi 2022

Al momento, i rincari sono stati attutiti in media del 46% dalle misure del Governo Draghi, specialmente con benefici più alti per chi è in difficoltà economica. Tra sconti in bolletta, buoni carburante e i bonus da 200 e 150 euro, secondo l’Ufficio Parlamentare di Bilancio l’impatto dell’inflazione è stato pressoché dimezzato. 62,8 miliardi è la somma totale stanziata negli aiuti dallo Stato, dei quali 16 direttamente alle famiglie, 22,4 alle imprese e 24 alle aziende. Ora che questi interventi sono in scadenza, l’intero Paese è in attesa di scoprire che piano elaboreranno le nuove Commissioni. In tanti, nel frattempo, corrono ai ripari appellandosi all’Unione Nazionale Consumatori per saperne di più, ricercando tutela, informazione ma specialmente consapevolezza rispetto ai propri diritti.

Non è infatti ancora visibile una reale discesa dei prezzi e si discute su eventuali cambi della distribuzione di queste risorse, come le recenti proposte riguardo il Reddito di Cittadinanza, le pensioni e le bollette.

Comportamento del Consumatore: l’Indagine Ipsos

Un’indagine condotta dall’Osservatorio Ipsos ha osservato i cambiamenti nel comportamento di acquisto degli italiani. Prima di tutto, si nota come l’inflazione sia effettivamente una delle principali preoccupazioni, superando l’effetto pandemia e le recenti crisi diplomatiche internazionali. È proprio l’invasione russa in Ucraina ad essere vista come l’elemento scatenante di questa situazione e gli intervistati dichiarano all’unanimità il fatto che siano proprio i consumatori a rimetterci più di tutti.

È rilevante sicuramente il fatto che, nonostante la maggior parte degli italiani non riconosca come plausibili dei cambiamenti nella propria situazione economica, sono tutti preoccupati per i mesi futuri. L’incertezza per il futuro è pagata dalle tasche degli italiani e la scarsa soddisfazione rispetto alla propria situazione economica sta influenzando i comportamenti di acquisto in precisi settori merceologici. Prima ancora di ridurre effettivamente i propri consumi, parte la caccia al prezzo più conveniente. Discount e mercati rionali riacquistano quindi posizione, specialmente per i prodotti con marche dei distributori, per i quali viene fatta scorta quando si trovano gli sconti. L’online spicca specialmente per quanto riguarda la cura e il benessere della persona, ricercando anche in questo caso le promozioni. L’acquisto dei beni durevoli e più costosi è posticipato a momenti migliori, se non direttamente tagliato dalle spese.

Unione Nazionale Consumatori: come rispondere ai rincari in bolletta

In tema di bollette, l’Unione Nazionale Consumatori, nell’ambito del progetto Save&safe – save planet, safe people, finanziato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali (avviso 2 – 2020 – art. 72, comma n.1, d.lgs 117 del 03/07/2017 s.m.l. – anno 2020),

ha elaborato una serie di punti chiave da seguire per fare fronte all’aumento del costo del gas e risparmiare a fine mese:

  1. ridurre i consumi per il riscaldamento: per farlo è necessario innanzitutto abbassare la temperatura del termostato: 19 gradi sono sufficienti ad avere comfort in casa e, dati ENEA, ogni grado in meno impostato sul termostato può determinare un risparmio dal 5 al 10% di gas a seconda del tipo di impianto;
  2. regolare correttamente gli orari del riscaldamento cercando di ridurli rispetto alla programmazione dello scorso anno di un’ora al giorno;
  3. non sprecare energia elettrica spegnendo sempre tutti i led, utilizzando le ciabatte multipresa, spegnendo e limitando le luci in casa, non utilizzando elettrodomestici molto energivori (come le stufette elettriche), abbassare la temperatura dello scaldabagno;
  4. pensare di fare dei piccoli investimenti che aiutano a risparmiare e a ridurre i consumi (sia gas che luce): pannelli riflettenti dietro i termosifoni, termostati e valvole intelligenti, lampadine a led, ciabatte multipresa, fare la manutenzione agli impianti;
  5. se si ha la possibilità riqualificare gli impianti e le nostre case sfruttando gli incentivi che ancora ci sono;
  6. il prerequisito fondamentale è quello però di diventare consapevoli dei propri consumi e per farlo è ormai diventato indispensabile imparare a leggere e capire le bollette e i contatori e monitorare (esistono anche delle app che ce lo consentono) i propri consumi.