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Ungheria, approvata la nuova legge anti migranti

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Approvata in Ungheria una nuova legge sui migranti. Una norma molto severa, che obbliga i profughi a rimanere all'interno dei centri di accoglienza. L’Ungheria si conferma come uno dei Paesi europei meno propensi all’accoglienza ai migranti. In settimana, il parlamento di Budapest ha approvato...

Approvata in Ungheria una nuova legge sui migranti. Una norma molto severa, che obbliga i profughi a rimanere all’interno dei centri di accoglienza.

L’Ungheria si conferma come uno dei Paesi europei meno propensi all’accoglienza ai migranti. In settimana, il parlamento di Budapest ha approvato una nuova legge relativa alla gestione delle richieste di asilo. Un provvedimento definito subito molto duro. Troppo, secondo le Nazioni Unite e diverse Ong.

In estrema sintesi, la nuova legge ungherese prevede che i migranti siano ospitati all’interno di apposite strutture per tutto il tempo necessario al governo per analizzare le richieste di asilo. Le novità, rispetto alla legislazione precedente, sono due. La prima è che ai migranti è fatto obbligo di rimanere all’interno del centro di accoglienza. La seconda è che non c’è più alcun limite di tempo per ciò che riguarda il soggiorno di richiedenti asilo all’interno dei campi profughi.

Cosa dice in sostanza la nuova legge sui migranti

In pratica, i migranti non potranno uscire dai centri di accoglienza fintanto che la loro richiesta di asilo non sarà stata analizzata dal governo ungherese, trovandosi quindi in uno stato di detenzione che, secondo alcuni (l’ONU, ad esempio), sarebbe incompatibile con la normativa internazionale sulla protezione dei diritti umani per i rifugiati. Anche nel nostro Paese si discute di questo argomento, visto che la legittimità stessa degli hotspot è oggetto di confronto dal punto di vista giuridico.

Secondo i dati ufficiali, le autorità ungheresi sono molto restie a riconoscere il diritto di asilo. L’anno scorso, di 30 mila domande presentate, ne sono state accolte soltanto 500. Secondo la portavoce ONU per i rifugiati, Cecile Poully, “ogni richiedente asilo verrà tenuto prigioniero in container circondati da filo spinato per un periodo prolungato. L’impatto fisico e psicologico su donne, bambini e uomini che hanno già sofferto molto sarà tremendo”.

La nuova legge ungherese sui migranti va inquadrata nell’ambito del dibattito politico in atto in quel Paese. Il governo attuale, guidato da Viktor Orban, dovrà affrontare a breve le elezioni trovandosi di fronte il partito di estrema destra Jobbik, molto più duro nei confronti dei migranti e forte, al momento, del 20% dei consensi (stando agli ultimi sondaggi). E’ chiaro che la questione migranti, in Ungheria più che altrove, rischia di trasformarsi in una questione soprattutto politica.