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Unione Europea, il 61% degli italiani non ci crede più

Unione Europea

Il 61% dei cittadini italiani vede uno svantaggio nell'essere parte dell'Unione Europea. Si registra un forte clima di sfiducia, come rilevato dai sondaggi.

Negli ultimi anni si è assistito alle manovre economiche e politiche che l’Unione Europea ha imposto nell’intento di rispettare i parametri dei vari trattati firmati dagli Stati membri. Diktat che, di volta in volta, hanno modellato le leggi del mercato del lavoro, rendendolo flessibile.

E se da un lato si è visto le politiche economiche fare a pugni con la possibilità di avere un lavoro onesto e decente, dall’altra si è dovuta cercare una soluzione al problema dei flussi migratori. Problema di difficile gestione. E anziché ricavare un aiuto dall’Unione Europea, l’Italia ha ricevuto critiche per i modi in cui ha gestito il problema stesso.

Insulti, critiche e idee balzane sono arrivate dai paesi d’oltralpe. Al massimo qualche pacca sulla spalla di consolazione, ma nessun aiuto concreto: si è invece, assistito alla chiusura delle vecchie frontiere come il passo del Brennero con l’Austria e la zona di Ventimiglia con la Francia.

Unione Europea-Italia

Secondo quanto viene riportato da stopeuro.news le stime indicano che l’Italia versa circa 39 miliardi l’anno di tasse. Quelle che ritornano indietro sono decisamente cifre inferiori rispetto a quelle versate (quasi 12 miliardi, creando un deficit annuo di 1.9 miliardi che pesano sulle nostre casse). Il Bel Paese ottiene insomma una piccola fetta della torta, che si disperde nelle varie voci della politica nazionale. In uno scenario simile, qual è la percezione dell’Unione Europea da parte dei cittadini italiani? Fare parte dell’Unione Europea è un vantaggio o uno svantaggio? e il resto d’Europa?

L’ UE all’estero

I due terzi dei cittadini dell’Unione Europea, il 64% della popolazione del vecchio continente, percepisce l’appartenenza all’Unione come un sicuro vantaggio. Un successo per Bruxelles che ha visto crescere la fiducia nelle sue istituzioni registrando l’aumento di 4 punti percentuali negli ultimi sondaggi annuali.

Parlametro 2017

Secondo il sondaggio “Parlametro 2017“, una indagine statistica basata su 27811 cittadini europei intervistati, aventi età maggiore di 15 anni, appartenenti ai 28 dell’Europa unita. Il “Parlametro” è stato realizzato negli ultimi mesi dal 23 Settembre scorso al 2 Ottobre: per oggi è prevista la pubblicazione ufficiale dei risultati.

Il sondaggio ha rilevato la tendenza discendente del punteggio dei cittadini euroscettici presenti nei paesi dell’unione. Questi solo un anno fa erano assestati al 31% e ad oggi, dopo l’ultimo sondaggio indetto dalla commissione apposita dell’europarlamento, solo scesi al 25%, ben 6 punti in un solo anno.

UE in Italia

In Italia, la percezione dell’Unione Europea è invece andata peggiorando nel tempo: se negli altri paesi l’apprezzamento delle politiche di Bruxell è del 64%, la percentuale precipita drasticamente al 39% in Italia. Il 61% degli italiani ritiene un errore l’appartenenza all’Unione Europea, ritiene che non vi siano vantaggi per l’Italia.

Un dato in forte controtendenza rispetto al resto dell’Unione, e rispetto anche alle recenti indagini dell’istituto indipendente Doxa, che nel Marzo di questo 2017 registrava un dato ben diverso.

Una simile percezione dell’UE da parte dei cittadini italiani che getta delle inquietanti luci sui possibili risvolti politici futuri: è lecito pensare che vi sarà un aumento di voti per i partiti euroscettici all’interno di un clima simile. Esito non troppo lontano dal vero se consideriamo i risultati elettorali della vicina Austria o la recente e stravagante ascesa della destra nazionalista in Germania.