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Università: riparte Jump, il progetto di Fondazione Rui aperto a tutti gli studenti

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Milano, 4 ott. (Adnkronos/Labitalia) - La passione per la conoscenza, il desiderio di scoprire il mistero della vita e dello spazio anche 'sporcandosi le mani', costruendo e sperimentando, sono i motori che hanno spinto due scienziati di caratura internazionale come Amalia Ercoli Finzi e G...

Milano, 4 ott. (Adnkronos/Labitalia) – La passione per la conoscenza, il desiderio di scoprire il mistero della vita e dello spazio anche 'sporcandosi le mani', costruendo e sperimentando, sono i motori che hanno spinto due scienziati di caratura internazionale come Amalia Ercoli Finzi e Giuseppe Cataldo ad affrontare studi interdisciplinari, a integrare saperi diversi e complementari spaziando tra più discipline. La loro esperienza, la loro cura nel coltivare il proprio talento sono stati al centro della conferenza che si è tenuta al Politecnico di Milano per inaugurare l’anno accademico 2022-23 dei corsi di formazione Jump (Job-university matching project).

Jump è il progetto che Fondazione Rui svolge nei suoi 12 collegi di merito a Milano, Roma, Bologna, Genova e Trieste, rivolto a tutti gli studenti universitari, anche non residenti, desiderosi di andare oltre il sapere accademico, sviluppare competenze trasversali, cognitive e manageriali, formarsi a tutto tondo e avvicinarsi con consapevolezza al mondo del lavoro.

Il futuro della scienza è il tema su cui Amalia Ercoli Finzi, professoressa onoraria del Politecnico di Milano e consulente scientifica di Nasa, Asi ed Esa, e Giuseppe Cataldo, ingegnere della Nasa a capo della Backward Planetary Protection, nonché Alumnus del Politecnico e del collegio di merito Torrescalla, hanno discusso con Giuseppe Ghini, Presidente della Fondazione RUI. “Il contesto delle Residenze Rui -ha spiegato Ghini- sfida gli studenti a inserire la propria esperienza universitaria e la progettazione del proprio futuro in una prospettiva più ampia, che ricerchi il ‘senso’ del proprio esistere e agire nel mondo. Siamo convinti che per diventare professionisti validi, capaci di contribuire tramite il proprio lavoro al bene comune, sia necessario crescere integralmente come persone, senza fermarsi alla sola tecnica”.

JUMP (www.jump.rui.it) è infatti un programma interdisciplinare triennale aperto agli studenti di tutte le facoltà, anche non residenti nei collegi, che si avvale del contributo di un comitato scientifico per le linee guida e di docenti universitari, professionisti e manager per i moduli didattici, composti da percorsi tematici ma anche scambi e convegni internazionali. In media vi partecipano ogni anno circa 500 studenti motivati a coltivare i propri talenti, per oltre 800 ore di formazione integrativa erogata da quasi 150 docenti e professionisti. Jump ha il patrocinio di Politecnico di Milano, Università Cattolica del Sacro Cuore e Università Campus Bio-Medico di Roma e al termine del ciclo rilascia un diploma spendibile nel cv.

I corsi si articolano su tre anni e altrettanti filoni: le competenze trasversali o soft skills, come leadership, capacità di parlare in pubblico, intelligenza sociale o gestione dei progetti; i contenuti interdisciplinari, ad esempio etica, geopolitica, linguaggio dei media e trasformazione digitale; infine, i percorsi specifici per le discipline giuridiche, economiche e mediche, condotti con la metodologia dei casi.

Tra gli argomenti più innovativi e di maggior successo affrontati negli ultimi anni, l’analisi dei dati, per guidare azioni con un impatto misurabile sul business; la cittadinanza attiva, per non essere semplici spettatori della politica; i megatrend economico-sociali, dalla questione demografica ai temi energetici, dalle disuguaglianze alle nuove sfide del capitalismo. Parallelamente alla laurea magistrale si sviluppano poi i moduli Jump+, un ponte ideale verso il mondo del lavoro costruito con la collaborazione di Business School internazionali come Iese, Aese, ma soprattutto interagendo con le aziende.