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Università Statale di Milano annuncia ricorso contro lo stop al numero chiuso

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L'ateneo milanese, dopo aver sospeso i test di ammissione per le facoltà umanistiche, annuncia che farà ricorso contro la decisione del Tar del Lazio. Nel frattempo, esultano gli studenti.

Unimi farà ricorso per i test di ammissione

L’Università degli Studi di Milano ricorrerà al Consiglio di Stato contro la decisione del Tar del Lazio. Questo aveva sospeso il provvedimento che introduceva nell’ateneo il numero chiuso anche nelle facoltà umanistiche. Lo ha annunciato il rettore della Statale, Gianluca Vago. Nel capoluogo lombardo sono 4.334 gli studenti iscritti, su 3mila posti disponibili, ai sei test di ammissione che erano in programma dal 4 al 14 settembre per i corsi in materie umanistiche.

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Primo round vinto dagli studenti

Il Tar del Lazio che ha accolto ieri il ricorso inoltrato a fine luglio dall’associazione dei membri dell’Unione Degli Studenti (Udu). Questi si sono fin da subito opposti sui test d’ammissione per le facoltà umanistiche (Lettere, Filosofia, Storia, Beni Culturali e Geografia). L’Udu dichiara raggiante in una nota: “Ora che il Tar del Lazio ci ha dato ragione possiamo dirci estremamente soddisfatti per una vittoria storica che ha riflessi nell’immediato sul futuro di tutti coloro che avrebbero dovuto sostenere il test nei prossimi giorni e sulle decisioni presenti e future prese da quegli atenei che hanno introdotto programmazioni dell’accesso illecite”. In generale, ad esultare, sono tutti gli studenti dell’ateneo.

Si tratta di una decisione che di fatto annulla la selezione prevista con il test e che, sulla base dei precedenti che hanno riguardato i ricorsi per le prove di Medicina, dovrebbe garantire a tutti l’iscrizione, con riserva, al corso di laurea scelto. Questo a prescindere dai tetti previsti dall’ateneo. Viene respinta quindi la volontà del Senato Accademico di via Festa del Perdono, che a maggio aveva votato per l’introduzione del numero chiuso nelle umanistiche. L’ateneo si era spaccato tra favorevoli e contrari, con il rettore Gianluca Vago a sostene la tesi del numero chiuso come strumento per ridurre gli abbandoni e stimolare i più motivati. I professori contrari, intanto, avevano già organizzato delle lezioni all’aperto in segno di protesta.

A partire dal prossimo 5 settembre, data dei test di medicina, gli studenti annunciano mobilitazioni contro i numeri chiusi per ottenere la loro abolizione in ogni università.

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Il rettore Gianluca Vago annuncia il secondo round

L’ Università Statale di Milano si trova quindi a dover sospendere i test per le materie umanistiche, ma annuncia di voler fare ricorso. Il rettore Gianluca Vago rimane sulla sua posizione. Ha dichiarato: “Non sono d’accordo con la decisione del Tar, anzi se devo essere sincero, anche alla luce delle richieste di iscrizione, continuo a ritenere che la nostra ipotesi fosse un’ipotesi di buon senso necessaria per rispondere a quanto il ministero ci chiede”. Bisogna infatti dire che, secondo alcuni decreti, ci deve essere una proporzionalità bilanciata tra il numero degli studenti di un corso di Laurea e i docenti impiegati nel medesimo corso. Alcuni corsi potrebbero non essere così attivati. Comunque la si pensi, è senza dubbio una situazione spinosa che va risolta per il bene di tutti.