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Università, al via i test di ammissione: a Medicina 9.100 posti

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Stanno per cominciare a livello nazionale i test di ammissione all'università ad accesso programmato. Si inizia con Medicina e di Odontoiatria.

Stanno per cominciare a livello nazionale i test di ammissione all’università ad accesso programmato. Si inizia con la Facoltà di Medicina e di Odontoiatria.

Al via i test dell’università: si comincia con Medicina

Al via quest’oggi i test di ammissione universitari ad accesso programmato. Si parte con la Facoltà di Medicina, dove i posti disponibili sono 9100, e di Odontoiatria, dove invece i posti disponibili sono poche più di 900 (908 per la precisione).

Gli iscritti ai test di Medicina sono 66907, un dato in rialzo rispetto ad un anno fa, dove invece nel 2016 erano 62695. Questo test è unico.

Nei prossimi giorni invece sarà il turno degli altri corsi di laurea. In particolar modo, il prossimo 6 settembre è prevista la prova per Medicina Veterinaria, mentre per il giorno successivo, il 7 settembre, è fissata quella per le aspiranti matricole per i corsi di Architettura.

Successivamente, giovedì 14 settembre e venerdì 15 settembre verranno svolte le selezioni per i corsi di Medicina e Chirurgia in lingua inglese prima e in seguito per Scienze della Formazione.

Come viene vissuto il test di ammissione alla Facoltà di Medicina

Vuoi per il gran numero di persone iscritte e il contemporaneo numero ridotto di posti disponibili, ma nessuno come le aspiranti future matricole della Facoltà di Medicina e Odontoiatria vive la vigilia di questo test in maniera così impegnativa e competitiva.

Il motore che muove tutto è per la maggior parte dei casi (circa il 62%) la passione, mentre solamente il 25% ci prova guardando al futuro. Di questi, il 13% per gli sbocchi lavorativi, mentre il 12% per le prospettive di guadagno.

Circa il 68% degli iscritti sono studenti che hanno appena preso il diploma e che proveranno a passare il test al primo colpo. Il resto invece sono ripetenti, che dopo i fallimenti passati ci riprovano ancora un’altra volta. Buona parte di questi sono già studenti universitari, ma provengono da un’altra facoltà.

Se i test dovessero andare non come si sperava, è già pronta comunque una alternativa. Ovvero iscriversi ad un’altra facoltà (magari di un’area tematica simile, come ad esempio può essere biologia), in attesa di riprovarci il prossimo anno. Il 57% delle aspiranti matricole adotterà questo tipo di soluzione.

L’11% invece si prenderà una pausa dall’università, ma si ripresenterà in ogni caso il prossimo anno. Il 6% proverà ad intraprendere la stessa carriera, ma all’estero. Mentre solamente il 18% dirà basta, rinunciando in questo modo al sogno di diventare un giorno un medico.

In ogni caso, circa 9 ragazzi su 10 sono pronti a fare ricorso se si dovessero accorgere che qualcosa non viene effettuato secondo le regole.