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Uomo lancia bambina da un ponte e minaccia il suicidio

polizia

Il drammatico episodio si è verificato in provincia di Chieti e non si è ancora concluso. Non sono note le condizioni della ragazzina.

Momenti di grande tensione a Francavilla al Mare, in provincia di Chieti, dove un uomo ha lanciato una bambina, probabilmente la figlia della sua compagna, da un viadotto e ora minaccia il suicidio. Il grave episodio è avvenuto nel pomeriggio di domenica 20 maggio. La ragazzina, secondo le prime informazioni, avrebbe 13/14 anni e non ci sono ancora notizie certe riguardo le sue condizioni.

Aggiornamento

Dopo sette ore di lunghe ed estenuanti trattative si è lanciato nel vuoto l’uomo che ha gettato da un viadotto una bambina, morta sul colpo a causa della caduta di oltre 20 metri. E’ stata rivelata la sua identità, si tratta di Fausto Filippone, 49enne dirigente della Brioni che ha preso la decisione di lanciarsi dopo essersi reso conto che i soccorritori stavano cercando di gonfiare il tappeto che avrebbe potuto salvarlo. La madre della bambina è morta cadendo dal terzo piano del palazzo nel quale abitava; al momento non è chiaro se si sia trattato o meno di caduta accidentale.

La dinamica

Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo- probabilmente originario di Chieti- avrebbe fermato la sua automobile al chilometro 390 dell’autostrada A14, nella corsia che va verso la direzione sud. Sarebbe poi sceso dal veicolo insieme alla bambina, per poi scaraventarla giù dal viadotto. Poi si è aggrappato alla ringhiera; rimane in questa posizione da circa tre, quattro ore (la drammatica vicenda pare essere iniziata infatti verso le 13.30) e afferma di avere l’intenzione di togliersi la vita. Le Forze dell’Ordine, presenti sul posto, stanno cercando, per ora invano, di convincere l’uomo a permettere ai soccorritori di aiutare la ragazzina. La polizia e i carabinieri inoltre tentano di far desistere dai suoi propositi suicidi.

Operazioni ancora in corso

Le Forze dell’Ordine e i soccorritori sono intorno al viadotto della contrada di Vallemerlo (Chieti), situato presso l’autostrada A14. L’uomo non permette a nessuno di avvicinarsi, minacciando il suicidio. Vi sono trattative in corso, tramite un mediatore, in modo da permettere almeno ai mezzi di soccorso di raggiungere la ragazzina. Sarebbe giunta sul posto anche Lucia Campo, sostituto procuratore di Chieti. L’arrivo del magistrato era atteso, soprattutto vista la delicatezza e la serietà della situazione. La ragazzina è caduta da un’altezza di circa 40 metri. Il personale del 118 può solo osservare la scena da lontano, cercando di cogliere ogni movimento della ragazzina, che pare però completamente immobile, secondo quanto riferito dalla stampa nazionale. Sempre i soccorritori stanno studiando il modo di avvicinarsi.

cavalcavia chieti

Le prime ricostruzioni

L’identità dell’uomo non è stata ancora rivelata. Secondo quanto riferito dalla versione online del quotidiano Il Centro, la drammatica vicenda che si sta consumando su quel cavalcavia si inserisce in un’altra tragedia avvenuta in mattinata. Se fosse confermata, la dinamica che ha portato al dramma del pomeriggio probabilmente diventerebbe più chiara. L’adolescente sarebbe la figlia della convivente dell’uomo. A quanto pare, la donna sarebbe ricoverata in gravi condizioni presso l’ospedale di Chieti, a causa dei seri traumi riportati dopo essere caduta dal quarto piano della sua abitazione. Sarebbe, sempre secondo quanto riferisce Il Centro, in fin di vita. La stampa si domanda se si sia trattato di un incidente, di un omicidio o di un suicidio. Al momento, non è neppure stato ufficialmente comunicato se i due episodi siano davvero legati l’uno all’altro; non è chiaro inoltre in quale proporzione il fatto della mattinata abbia condizionato quello del pomeriggio. L’urgenza per chi si trova sul posto è impedire all’uomo di suicidarsi e accertare le condizioni della ragazzina, sperando che possa essere salvata.