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Uomo si masturba in un bus: per il giudice è solo "mero atto osceno"

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Ha dell'incredibile la decisione del Gip di Torino di respingere la richiesta di custodia cautelare nei confronti di un uomo che si è masturbato su un bus

Ha dell’incredibile la decisione presa dal Gip di Torino, che ha respinto la richiesta di custodia cautelare nei confronti di un marocchino che era stato sorpreso mentre era intento a masturbarsi su un bus prima e ad eiaculare poi sui vestiti di una donna che in quel momento era seduta.

Uomo si masturba in un bus: la decisione shock del giudice

Decisione shock presa dal Gip di Torino, che ha respinto una richiesta di custodia cautelare in carcere nei confronti di un uomo di origini marocchine che in un bus si è prima masturbato e poi ha eiaculato addosso ad una donna che in quell’istante era seduta. L’episodio è stato immortalato dalle telecamere di sicurezza dell’autobus, un pullman della linea 68. Sul mezzo ci sono diverse persone, un vecchietto, delle studentesse e due donne. Nel video si può vedere come il marocchino (27 anni), con abbigliamento sportivo e fare indifferente, si trovi accanto ad una ragazza nel momento in cui comincia a masturbarsi. Gli altri passeggeri non si accorgono di nulla, alcuni chiacchierano fra di loro, altri si guardano attorno

La donna si è accorta di avere gli abiti sporchi solamente quanto il marocchino era già sceso dall’autobus in maniera frettolosa. Immediata la reazione di sconcerto della ragazza, che tira fuori dalla borsetta un pacchetto di fazzoletti e una bottiglietta d’acqua per potersi ripulire.

Secondo il giudice, infatti, il gesto non può essere considerato come violenza sessuale, ma solo come “mero atto osceno”. A rendere la questione ancora più incredibile di quanto non sia già è il fatto che il giudice in questione che ha preso questa decisione è una donna, Alessandra Cecchelli.

La motivazione del giudice sulla decisione di respingere la richiesta di custodia cautelare

Nell’ordinanza emessa dal giudice si può leggere quanto segue: “Nel racconto della donna non sono presenti elementi per confermare che lo sfregamento masturbatorio ipotizzato sia stato effettuato in appoggio alla gamba della donna. Appare difficile qualificare il gesto come violenza sessuale e non piuttosto come mero atto osceno”.

Per questo motivo dunque il gesto compiuto dal marocchino non può essere considerata violenza. Quindi, considerato che non si è accertato con certezza che l’uomo abbia toccato la donna nel momento in cui ha cominciato a masturbarsi, questo è solo un “mero atto osceno”.

Di questa brutta vicenda dunque, oltre al gesto inqualificabile dell’uomo, rimane solamente il filmato in cui si può assistere a quanto accaduto e al successivo imbarazzo della donna alla visione dell’abito sporco di sperma. E’ stata infatti respinta la richiesta presentata dal PM Andrea Padalino di custodia cautelare nei confronti del ventisettenne.