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Uomo morto per ustioni al Cardarelli di Napoli: aveva tentato di spegnere un incendio in Calabria

Morte

Un uomo di 50 anni, Carmelo Genovese, è morto per ustioni al Cardarelli di Napoli dopo aver cercato di spegnere un incendio divampato in Calabria.

Un uomo di 50 anni è morto presso l’ospedale Cardarelli di Napoli a causa delle gravi ustioni riportate nel tentativo di placare un incendio avvenuto in Calabria.

Uomo morto per ustioni al Cardarelli di Napoli: l’incendio in Calabria

Nella giornata di venerdì 25 giugno, è stata diramata la notizia della scomparsa di Carmelo Genovese: l’uomo è deceduto a Cardarelli di Napoli a seguito delle importanti e delicate ustioni che si era fatalmente procurato mentre cercava di spegnere un ingente incendio divampato nel territorio di Motta San Giovanni e Montebello Jonico, in Calabria, nella giornata di giovedì 24 giugno.

L’incendio è esploso all’interno dell’uliveto del 50enne, intento a spegnere alcuni focolai quando è stato soccorso dai vigili del fuoco della sede distaccata di Melito P.S. e di Viale Europa. Per spegnere le fiamme, i vigili del fuoco hanno impiegato circa 12 ore.

Uomo morto per ustioni al Cardarelli di Napoli: il sindaco di Motta San Giovanni

La drammatica morte di Carmelo Genovese è stata commentata dal sindaco di Motta San Giovanni, Giovanni Verduci, che ha voluto esprimere il cordoglio dell’Amministrazione e del Consiglio comunale nei confronti della famiglia Genovese-Gattuso, asserendo: “È una tragedia che colpisce l’intera comunità mottese e che, ancora una volta, ci fa capire quanto possa essere assurdo, indipendentemente se per incuria, superficialità, interesse economico oppure ossessione, il gesto di chi incendia distruggendo un territorio e la vita di quanti hanno deciso di investire, anche se solo per una questione affettiva, su un pezzo di terreno – e ha aggiunto –. È una questione soprattutto di mancata consapevolezza, di incapacità. Ancora in molti, di comprendere che ogni singola azione compiuta a danno del territorio che ci ospita si ripercuote in maniera nefasta sull’uomo. Che si tratti di incendi, di abbandono di rifiuti, di inquinamento o sfruttamento sconsiderato del territorio, è indispensabile promuovere, soprattutto nelle nuove generazioni, una rinnovata sensibilità verso il nostro pianeta”.

Uomo morto per ustioni al Cardarelli di Napoli: la sindaca di Montebello Jonico

Sulla vicenda, è intervenuta anche la sindaca di Montebello Jonico, Maria Foti, che ha dichiarato: “L’Amministrazione comunale si stringe al dolore della famiglia del compianto Carmelo, una tragedia immane, egli ha lottato con tutte le sue forze per difendere la propria terra, la propria casa e i propri cari contro un nemico troppo pericoloso e imprevedibile. Resta la rabbia per eventi di natura non certo naturale che stanno mettendo a rischio non solo i nostri paesaggi ma tutti noi che ci viviamo. Che la terra ti sia lieve Carmelo”.

Uomo morto per ustioni al Cardarelli di Napoli: il sindaco di Reggio Emilia

Infine, il sindaco della città di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, ha voluto commemorare Carmelo Genovese con le seguenti parole: “Ci uniamo al dolore delle comunità di Montebello Jonico e di Motta San Giovanni per la tragica scomparsa di Carmelo Genovese, l’uomo rimasto gravemente ustionato durante le operazioni di spegnimento di un vasto incendio divampato in contrada Molaro, purtroppo deceduto in queste ore dopo il ricovero all’ospedale Cardarelli di Napoli. Un accadimento tragico che lascia sgomento nell’intera comunità metropolitana e che ci ricorda quanto grave sia, nel periodo estivo, la piaga degli incendi, ancor più se di natura dolosa, sul nostro territorio. Ai familiari e agli amici di Carmelo Genovese, ai sindaci di Montebello e Motta San Giovanni, la vicinanza ed il più sincero cordoglio da parte della Città metropolitana”.